Cronache

Le lacrime di Moratti: «Ho perso la mia pineta»

Choc per la devastazione della località più amata dai vip. L'ex patron dell'Inter: «La mia famiglia in vacanza lì da anni, che dolore: mai visto niente del genere».

Le lacrime di Moratti: «Ho perso la mia pineta»

Il vento non ha risparmiato niente, anzi no, dice Massimo Moratti che il vento quasi si è accanito sulle bellezze, le ville, i giardini, le piante, i lussi di Forte dei Marmi, una cosa «incredibile», una cosa «mai vista», perché il vento, con le sue raffiche velocissime e spaventose «sembra avere mirato proprio Forte dei Marmi: da quello che so Viareggio non è stata colpita». Viareggio no, Forte sì. Ci sono lo sconforto, l'amarezza, la sorpresa triste e incredula nelle parole dell'ex presidente dell'Inter, uno dei tanti ricchi e famosi d'Italia che frequenta la Versilia da decenni, «il Forte» come lo chiamano, dove «facciamo le nostre vacanze da tanti anni - racconta Moratti all'agenzia Ansa - e prima eravamo a Viareggio, quindi non molto lontano». Però ora Viareggio, la sorellina vicina e diversa, è stata risparmiata. È «il Forte» che è stato distrutto: «Mi hanno mandato delle fotografie, è pazzesco: quello che è successo fa davvero impressione...».

A Forte dei Marmi i Moratti hanno una villa, una di quelle a più piani, con il verde intorno, che sono il marchio dell'opulenza della zona, riservatezza e giardini, serate e feste, biciclette per andare al mare. Ecco, in quella bella villa c'è anche una pineta, di quelle che fanno la bellezza della Versilia, di quelle che ieri, per colpa del vento preciso e devastante, sono state abbattute, rovinate, fatte a pezzi. Un po' come il cuore di Moratti: «Quella pineta, che tra l'altro iniziammo a tirare su proprio noi una trentina di anni fa, era bellissima. E ora è crollata quasi tutta. Un dolore».

Pensare alla sua pineta, come agli altri pini e alberi del suo Forte stroncati, dimezzati e spezzati gli provoca «grande amarezza e dispiacere». Però. «C'è anche il desiderio di ricostruire e riportare tutto alla bellezza di prima, come immagino sia nello spirito di tutti coloro che sono a Forte dei Marmi». Da milanese ed ex presidente dell'Inter ha imparato a non perdersi d'animo, Moratti: «Se riapriranno le strade chiuse per gli alberi caduti, già domani proverò ad andare a controllare di persona i danni». Si sa che una casa, un giardino sono come creature, come una famiglia: curate e accudite in ogni dettaglio, ammirate anche dall'esterno.

Le ville sono Forte dei Marmi, «il Forte» è le sue ville: storiche, meravigliose, inarrivabili per le cifre stratosferiche. Hanno organizzato perfino un tour, per portare i turisti a sbirciare le possibilità di una vita proibita, una vita che può sognare uno come Abramovich, che infatti bazzica la Versilia (anche se dal ristorante Bistrot una sera l'hanno rimbalzato, perché era tutto pieno): quella di Armani, quella dei Siemens, l'ex residenza degli Agnelli, che ora è diventata un albergo lussuoso, l'Augustus, un nome che evoca l'Impero e non a caso, perché la zona dei vip è chiamata proprio Roma Imperiale.

Nel Forte dei ricchi e famosi vivono o passano personaggi come Andrea Bocelli, Flavio Briatore con il suo Twiga amato da Daniela Santanché e Barbara D'Urso, tanti calciatori, Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi, l'ex allenatore della Nazionale Prandelli. Tutti amano il Forte, quelli che possono.

Chi non può, sbircia fra i cancelli delle ville e dei bagni chic.

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