Cronache

Gatti spariti dalle case. "Rapiti per essere cucinati, venduti e vivisezionati"

In Veneto, continuano le segnalazioni sulla sparizione di gatti. Gli animali sono destinati al commercio illegale di carne e pelliccia e ai riti satanici

Gatti spariti dalle case. "Rapiti per essere cucinati, venduti e vivisezionati"

In Veneto, il numero dei gatti rubati è in continuo aumento. Secondo gli esperti, gli animali sequestrati sarebbero destinati alla vivisezione, riti satanici, commercio di pellicce e carne.

I ladri di gatti sono spietati nelle città venete, negli ultimi giorni, il numero di sequestri è aumentato notevolmente. I malviventi sono interessati principalmente ai felini cresciuti nelle mura domestiche. Secondo gli esperti questa scelta dipende dalla maggior cura riservata ai gatti in una casa rispetto a quelli randagi. I ladri entrano nelle case o nei giardini di notte, prendono gli animali e li caricano su un furgone. In più occasioni, alcuni cittadini della provincia di Vicenza e Padova hanno visto un uomo "sosptetto" scendere da un furgone bianco con in mano una gabbia.

Secondo la guardia zoofila, dietro a questi numerosi sequestri, ci sarebbe l'ombra della vivisezione clandestina e dei riti satanici. Ma non solo, la crudeltà umana potrebbe spingersi oltre: molti gatti sarebbero destinati al commercio illegale di carne e pellicce. Alessia Bastianello, guardia zoofila dell’Enpa, consiglia "di munire di microchip anche i gatti. In questo modo, sarebbe più facile risalire a loro nel momento del rapimento".

Molti cittadini hanno confessato ai carabinieri che indagano sul caso di essere stati avvicinati da alcuni uomini che facevano domande strane. "Mi hanno chiesto - spiega un uomo - se avevo gatti in casa e quando gli ho risposto di sì, loro mi hanno chiesto di mostrargli il libretto dell'animale". Bastianello raccomanda di non mostrare "assolutamente" il libretto sanitario al personale privo di mandato.

"Bisogna evitare in tutti i modi che questi malviventi abbiano informazioni sui nostri gatti, solo così possiamo tutelare i nostri amici a quattro zampe" - conclude la guardia zoofila.

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