Cronache

"Non te ne vai via da me" E lancia bombola del gas contro la moglie e i figli

Il fatto è accaduto a Racale, in provincia. Fortunatamente non ci sono stati feriti. L'uomo, già in precedenza denunciato, è stato arrestato e ora si trova nel carcere del capoluogo salentino

"Non te ne vai via da me" E lancia bombola del gas contro la moglie e i figli

L'ennesimo caso di violenza si è consumata tra le mura domestiche. È stata sfiorata la tragedia ieri a Racale, un piccolo Comune in provincia di Lecce, in Puglia. Lui un uomo violento, lei una moglie stanca della violenza del marito e una madre che cerca di portare in salvo se stessa e i suoi figli.

Ieri, dopo tanti litigi, il più brutto, il più straziante. La donna davanti alla violenza del marito ha preso i figli minorenni, le chiavi della macchina ed è uscita di casa per cercare di fuggire il più lontano possibile dall'ira di quell'uomo sbagliato. Lui non si è fermato, è uscito sul balcone del loro appartamento e ha lanciato dal primo piano una bombola del gas sull'abitacolo dell'auto. Dentro c'erano la moglie e figli pronti ad allontanarsi.

Sul posto sono subito intervenute le forze dell'ordine. Sono giunti i carabinieri di Lecce che hanno tratto in salvo la donna con i figli mentre l'uomo è finito in manette.

Non era infatti, come detto, la prima volta che l'uomo aveva atteggiamenti violenti in casa. Come scritto in una nota dai militari dell'Arma, già in passato aveva avuto "condotte aggressive e sopraffatorie" anche alla presenza dei figli piccoli e la donna lo aveva già denunciato. Poi ieri, al culmine di uno dei tanti litigi lui ha deciso di colpire la sua familia con una bombola del gas di ben dieci chili. Fortunatamente non è scoppiata, nè ha colpito nessuno. Ma quel gesto avrebbe potuto avere delle tragiche conseguenze.

La bombola del gas è stata messa in sicurezza e sottoposta a sequestro dai carabinieri e l'uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale "Borgo San Nicola" di Lecce come disposto dall'autorità giudiziaria.

La violenza tra le mura domestiche è, purtroppo, sempre più un'abitudine diffusa. Un caso simile nelle ultime ore è accaduto anche a Nereto, in provincia di Teramo. Un uomo per oltre un mese ha maltrattato la moglie picchiandola e offendendola soprattutto quando era in preda ai fumi dell'alcool. È stato, così, arrestato ieri dal giudice per le indagini preliminari, Marco Procaccini, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica. La donna era diventata la vittima delle angherie, vessazioni e prevaricazioni del marito violento. In particolare, in una circostanza, è stata colpita violentemente con un calcio e ha dovuto far ricorso alle cure mediche dei sanitari del pronto soccorso. Ad essere vittima della violenza dell'uomo anche la sorella della moglie intervenuta in difesa di quest'ultima. Anche lei, dopo un calcio, ha avuto una prognosi di trenta giorni. Con il passare dei giorni le violenze domestiche sono aumentate e la donna, temendo per la propria incolumità, ha deciso di denunciare il marito. I carabinieri di Teramo, dopo aver raccolto la sua testimonianza, hanno attivato le verifiche del caso e inoltrato l'informativa al pm di turno che, valutati gli atti, ha richiesto al giudice un provvedimento coercitivo per maltrattamenti in famiglia.

L'uomo è stato, così, arrestato dai carabinieri di Nereto e trasferito presso il carcere di Vasto, in provincia di Chieti.

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