Cronache

Legato e maltrattato dai tutor, il dramma di un disabile di Naro ad Agrigento

Disabile vittima dei soprusi e dei maltrattamenti da parte di una coppia che gli faceva da tutor, grazie all'intervento dei carabinieri è finito il suo incubo

Legato e maltrattato dai tutor, il dramma di un disabile di Naro ad Agrigento

Incatenato ad un piede, vittima di continui maltrattamenti e soprusi. Erano queste le giornate che trascorreva un disabile a Naro, in provincia di Agrigento, fino a quando non sono intervenuti i carabinieri a liberarlo. Si sente parlare spesso di maltrattamenti a danno delle persone più deboli e questa volta è toccato ad un trentenne disabile narese con importanti problemi psichici.

L’uomo era stato affidato ad una coppia di parenti della città, Angelo e Andreina Vinci. I due, nel ruolo di tutor, non solo non hanno utilizzato le accortezze che un caso del genere richiede, anzi hanno tenuto il disabile in casa legato con una catena alla cavaglia, a sua volta assicurata da due lucchetti. Quello che per lui doveva essere un luogo sicuro si è trasformato in una casa dell'orrore. Le indagini che hanno permesso di accertare quanto stesse accadendo sono partite a seguito di una segnalazione. A lavoro dunque i carabinieri della compagnia di Licata che hanno operato sull’indagine coordinata dal Procuratore di Agrigento.

Telecamere di videosorveglianza, cimici, attività di pedinamento e varie intercettazioni hanno consentito di portare alla luce quanto di brutale avvenisse dentro quelle mura. Sabato pomeriggio il blitz dei carabinieri a casa della coppia che ha fatto finta di essere stupita della loro presenza. Al piano superiore la triste scoperta: il giovane legato nel lettino in modo che riuscisse appena a poggiare i piedi per terra. La vittima è stata liberata ricevendo anche le carezze da parte dei militari che hanno voluto donarle le manifestazioni di affetto fino ad ora non ricevute. Per il disabile i carabinieri hanno anche organizzato una colletta. La coppia è stata arrestata. Entrambi i coniugi dovranno rispondere per il reato di maltrattamento e sequestro di persona.

Una vergogna che ferisce la nostra comunità e sono certa di parlare a nome di tutti i miei concittadini. Sono comportamenti inqualificabili e meschini ”.

Queste le parole del sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara.

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