Cronache

La lettera di Bossetti: "Lotterò fino alla fine, anche io voglio giustizia"

Il muratore di Mapello si difende: "Non ho mai conosciuto Yara, sono vittima di un errore giudiziario"

La lettera di Bossetti: "Lotterò fino alla fine, anche io voglio giustizia"

Massimo Bossetti rompe il silenzio. E lo fa con una lettera ai suoi legali scrtta lo scorso 26 aprile e mostrata ieri a Quarto Grado.

"Lotterò fino alla fine contro questo grandissimo, fottutissimo ERRORE giudiziario", scrive il muratore di Mapello, unico imputato nel processo sulla morte di Yara Gambirasio, che partirà il prossimo 3 luglio. Nella missiva Bossetti si rivolge al team che lo difende: "Volevo congratularmi almeno con lo scritto dicendovi grazie per tutto il grandissimo lavoro che state facendo, grazie per tutto il tempo che state dedicando su questo difficile, drammatico lavoro, privandovi quasi del tutto della vostra vita famigliare", scrive, "Volevo farvi notare che apprezzo moltissimo tutti i vostri sforzi, talmente faticosi in questo terribile caso caduto ingiustamente nei miei confronti, e soprattutto per dire a tutti voi, che ho estremamente fiducia al 100% per il grandissimo, faticoso lavoro che state facendo. Credetemi state facendo un magnifico lavoro di squadra da parte mia e sono sicuro che prima o poi riuscite a ottenere una valida risposta e per mettere fine una volta per tutte su questa mia dannata detenzione".

Poi parla della vicenda giudiziara in cui è coinvolto: "Credetemi, non so chi fosse Yara, non ho mai conosciuto Yara e non riesco a darvi una spiegazione perché io mi trovo in questo schifo. Ma una cosa voglio farvi capire e lo griderò sempre da queste fottutissime sbarre e mura, che mi circondano: io in tutto questo non c’entro assolutamente niente, io sono del tutto estraneo a questo maledettissimo omicidio, io non avrei MAI potuto commettere una cosa così talmente atroce, infamante nei miei confronti.

Anch’io chiedo giustizia come i genitori della povera Yara e dunque non è giusto pagare per qualcuno che in verità ha commesso questo tragico delitto, facendola franca".

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