Cronache

Lettera di Ratzinger, spunta l'ipotesi di un "accordo"

Ancora la lettera di Ratzinger al centro del dibattito vaticano. Spunta, adesso, l'ipotesi di un accordo preventivo sulla pubblicazione della missiva

Lettera di Ratzinger, spunta l'ipotesi di un "accordo"

C'era un accordo tra Benedetto XVI e monsignor Dario Edoardo Viganò sulla lettera che tanto ha fatto discutere? Il quadro ancora non è stato chiarito e forse non lo sarà mai. L'ipotesi che Ratzinger fosse a conoscenza dell'utilizzo che sarebbe stato fatto di quel testo in pubblico, però, è in qualche modo suggerita da chi proprio non riesce a credere che il papa emerito non sapesse nulla. Ma riguardo a cosa?

Magari che la lettera sarebbe stata letta parzialmente e che le parti "omesse" sarebbero state taciute nel corso di quella presentazione. Secondo quanto si apprende su il Sismografo, infatti, un caporedattore tedesco di Vatican News, il nuovo portale mediatico della Santa Sede, avrebbe avanzato l'ipotesi di un "accordo" attraverso questo articolo sul suo blog personale. Bernd Hagenkord ha scritto che Viganò, ormai ex prefetto della Segreteria per la Comunicazione, "non ha fatto male a nessuno e non sono stati sprecati milioni". Un'operazione, insomma, che sarebbe stata del tutto innocua e che sarebbe stata alimentata da polemiche strumentali. "Lo stesso Benedetto firmò la lettera. Non è stato manipolato nulla. La pubblicazione è stata concordata con lui", ha specificato il giornalista tedesco.

E il sito spagnolo Religion Digital ha poi rilanciato il post di Hagenkord. L'ipotesi che sembra essere quasi sussurrata, quindi, è la seguente: Ratzinger non poteva non sapere che quella lettera sugli undici "piccoli volumi" relativi alla teologia di Papa Francesco sarebbe stata letta e che sarebbe stata letta solo in parte. Tutto questo quadro, sarà bene sottolineare, andrà verificato nel corso dei prossimi giorni. La controversia continua a far discutere e non è escludibile che possano emergere ulteriori dettagli. Viganò, secondo questa ultima versione dei fatti, avrebbe sì commesso un "errore", ma non sarebbe mai uscito dal campo di quanto concordato con Benedetto XVI. La "manipolazione", poi, non sarebbe mai avvenuta. I cosiddetti "blog tradizionalisti", intanto, continuano a chiedere delle pubbliche scuse al papa emerito.

Il "letter-gate" pare non essere ancora giunto alla sua conclusione.

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