Coronavirus

Gli esperti bocciano già Conte "Cosa accadrà dopo il Dpcm..."

Non solo l'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola ha ritenuto insufficienti i provvedimenti adottati dal Governo, sono in tanti ad essere scettici

Gli esperti bocciano già Conte "Cosa accadrà dopo il Dpcm..."

Ha espresso un giudizio nettamente negativo sul suo profilo Facebook, bocciando il nuovo Dpcm varato dal Governo. L’immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola non usa mezzi termini per criticare le scelte del premier Giuseppe Conte e del consiglio dei ministri in tema di Covid-19. "Il nuovo Dpcm è firmato. Da domani – ha scritto – gran parte del Paese dovrà affrontare nuove restrizioni e pesanti sacrifici”. Per l’esperto “saranno settimane difficili e dolorose. Il coprifuoco non ha una ragione scientifica, ma serve a ricordarci che dobbiamo fare delle rinunce, che il superfluo va tagliato, che la nostra vita dovrà limitarsi all'essenziale: lavoro, scuola, relazioni affettive strette”. Antonella Viola si rivolge direttamente agli italiani: “Oggi l'unica cosa che mi sento di fare è lanciare un appello ai cittadini: diamo un senso a questi sacrifici".

L’esperta ha sottolineato come sia indispensabile affidarsi al buon senso per evitare il peggio. "Se non cambieremo il nostro modo di vivere – ha continuato l’immunologa Viola – se non faremo tutti la nostra parte, persino queste misure non avranno l'effetto sperato. Non organizziamo serate in casa con amici e parenti. L'unica cosa che funziona contro questo virus è limitare il numero di persone che incontriamo nelle nostre giornate. Dobbiamo restringere il cerchio delle nostre relazioni, personali e professionali. Facciamo tutti la nostra parte: la storia siamo noi".

Già poco più di una settimana fa, Antonella Viola si era mostrata dubbiosa. Per quanto riguarda la questione "chiusure", l'immunologa aveva già espresso contrarietà alla serrata di bar e ristoranti alle 18. Sempre su Facebook aveva scritto che per risolvere il problema servirebbe "identificare attraverso i dati di tracciamento raccolti tra maggio e la prima settimana di ottobre i luoghi a maggior rischio di contagio". Una volta fatto questo si potrebbero chiudere solo quelli risultati più pericolosi: "Per esempio se salta fuori che nei cinema non ci sono stati contagi, perché chiuderli?", ha detto l’immunologa Viola. Dopo questo primo step si dovrebbe poi procedere con “l'adeguare i locali o le regole per permettere le riaperture".

Non solo il medico dell'Università di Padova ha ritenuto insufficienti i provvedimenti adottati dal Governo, anche altri esperti stanno bocciando il nuovo Dpcm di Conte. Sono in tanti ad essere scettici. “La non strategia dei Dpcm settimanali, che introducono misure che finiscono per essere troppo blande per la velocità della crescita della curva dei contagi, ci sta spingendo inevitabilmente verso il lockdown totale, perché non riusciamo a percepire quelli che sono gli effetti delle misure introdotte a inseguire il virus”.

Questo il commento di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che è stato espresso davanti alla commissione Igiene e sanità del Senato sul monitoraggio relativo all’evoluzione della situazione epidemiologica.

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