Cronache

L'incidente di Salini si tinge di giallo: la macchina è stata sabotata?

Il 16 settembre l'imprenditore avrebbe dovuto testimoniare contro tre casertani legati, secondo gli investigatori dell'Arma, alla camorra

L'incidente di Salini si tinge di giallo: la macchina è stata sabotata?

Si potrebbe nascondere un giallo dietro la morte di Claudio Salini, l'imprenditore morto in un incidente stradale domenica scorsa a Roma. Si indaga soprattutto su una pista, quella dei casertani. Come scrive il Corriere, infatti, "il 16 settembre prossimo l'imprenditore avrebbe dovuto testimoniare nella prima udienza del processo contro tre casertani che aveva fatto arrestare, con la sua denuncia, alla fine dell'anno scorso per tentata estorsione". Per ora sono solamente sospetti. Magari forti, ma solo sospetti.

Secondo i Carabinieri, i tre casertani sarebbero, come scrive il Corriere, "vicini agli ambienti della camorra" e da Salini avrebbero preteso un risarcimento di 1.8 milioni di euro per un "sub appalto per lavori al polo museale di Bergamo e al nuovo centro affari di Arezzo" che l'imprenditore avrebbe tolto loro. "Il terzetto aveva anche organizzato un sequestro lampo del costruttore". L'ipotesi più probabile rimane comunque quella "di un'uscita di strada provocata dall'alta velocità".

Le principali domande alle quali dovranno rispondere gli investigatori sono: "Cosa è successo all'imprenditore nei pochi chilometri - meno di tre - percorsi sulla Colombo prima di morire? È possibile che abbia incrociato qualcuno che l'ha spaventato? Era stato minacciato di nuovo, come gli era già accaduto pochi mesi prima?".

La Porsche 911 di Salini era praticamente nuova. È stata sabotata?

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