Cronache

L'indiavolata McLaren e il tocco in più italiano

Sulla supercar da 650 cavalli (330 orari, 0-100 in 3”) freni Brembo Corsa e pneumatici Pirelli P Zero Corsa. Profilo affilato ed elegante, ma per il frontale si poteva far meglio

BordeauxMcLaren ha scelto le quiete strade tra le vigne della Borgogna per presentare la 650S, supercar che ha tutte le caratteristiche per diventare il modello chiave per un'ulteriore accelerazione del successo commerciale di un marchio che, nato dalla genialità e dalla determinazione del pilota-progettista-costruttore Bruce McLaren, ha conquistato allori in tutte le formule più estreme dello sport automobilistico, dalla F1 alla Formula Indy alla leggendaria CanAm. La McLaren è entrata nella produzione di vetture stradali di altissimo livello nel 2003, quando ha realizzato la Slr per conto della Mercedes.

Chiusa nel 2009 l'esperienza con Mercedes, McLaren ha messo a frutto l'esperienza raccolta dando vita al prototipo di quella che sarebbe diventata, nel 2011, la Mp4-12C, prima supercar McLaren prodotta in serie. La seconda è stata la P1, ibrida a tiratura limitata, con potenza combinata che sfiora i 1.000 cv e prezzo che supera il milione di euro, ma che non ha impedito che tutta la tiratura andasse immediatamente esaurita.

La nuova 650S rappresenta un importante affinamento della 12C, che però rimane in produzione. Con questa condivide la sostanza del progetto ingegneristico che si basa su una raffinatissima scocca in fibra di carbonio, su un autotelaio da vera vettura da competizione e su un motore V8 3.8 litri biturbo. Anche il progetto stilistico-aerodinamico mantiene i caratteri di tutti i modelli stradali McLaren, con un profilo affilatissimo ed elegante e un frontale che ci affascina un po' meno. Come la 12C, anche la 650S è proposta in versione coupé, o spider con tetto rigido mobile, una realizzazione impeccabile e veramente affascinante. Sulla 650S il V8 3.8 biturbo ha potenza di 650 cv, 25 cv in più rispetto alla 12C. Il cambio rimane quello robotizzato a 7 marce, assolutamente eccellente nella rapidità e nella fluidità di funzionamento, ancora migliorate. L'assetto è assolutamente perfetto grazie al sistema di sospensioni attive ProActive che offre tre livelli di taratura secondo lo stato del fondo stradale e lo stile di guida. Una vettura così, con una aerodinamica perfetta per efficienza nel rapporto tra coefficiente di penetrazione e deportanza, dovrebbe sempre essere provata in pista, perché solo lì è possibile trarre il massimo da un propulsore così poderoso e da un assetto da veri professionisti della guida sportiva. Le doti di tenuta e di precisione della risposta allo sterzo sono al massimo assoluto oggi in produzione e il propulsore è in grado di assicurare prestazioni semplicemente fulminee: 330 orari di velocità massima e 3” per lo sprint 0-100. La struttura in carbonio della scocca assicura una rigidità torsionale elevatissima e un peso inferiore ai 1.350 chilogrammi, un risultato formidabile.

La dotazione si completa con freni Brembo Corsa (dischi carboceramici) e radiali Pirelli P Zero Corsa, un bel tocco di italianità a conferma dell'eccellenza tecnologica delle due case in questione. Prezzo 260.650 euro.

Ma l'eccellenza assoluta li vale tutti.

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