Cronache

L'inverno alza la voce. Nevicate e esondazioni in tutto il Centrosud

Le perturbazioni interesseranno - a fasi alterne - tutta l'Italia centro meridionale e a tratti anche il nord. Temperature in ribasso

Tempesta di vento in Campania
Tempesta di vento in Campania

Sarà, questo, un weekend di freddo in tutta Italia. Il maltempo, causato da una vasta bassa pressione, ha provocato perturbazioni e precipitazioni in molte zone d'Italia, in particolare nel centro - sud.

In Campania, è esondato il Sele: il fiume, che attraversa l'omonima piana, è tracimato in più punti nelle località Brecciale, Trentalone e Via della Riforma, nel Comune di Capaccio Paestum, allagando numerose abitazioni e alcune aziende bufaline. Nella tarda serata di ieri sono state evacuate una decina di famiglie, mentre altre hanno deciso di lasciare le case, preoccupate per l'innalzamento del livello del fiume.

Sul posto lavorano ininterrottamente il personale del Nucleo di Protezione Civile del Comune di Capaccio Paestum, volontari e gli uomini della Croce Rossa, oltre ai vigili del Fuoco, carabinieri, polizia municipale e gli operai del Consorzio di Bonifica di Paestum. L'area interessata dall'esondazione era già finita sott'acqua nel 2010 e anche l'anno scorso. Il sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, si è lamentato del fatto che la città è stata lasciata sola: "Solo alle 22 di ieri sera abbiamo avuto l'intervento di supporto di un nucleo di Vigili del Fuoco. È vergognoso che le autorità ed gli organi competenti facciano poco o, meglio, niente per risolvere i problemi degli argini e dell'alveo del fiume. Dopo anni di totale immobilismo, ho voluto fortemente porre la questione Sele all'attenzione della Prefettura, della Regione e del Genio Civile con incontri e riunioni. Chiedo con forza che vengano finanziati dalla regione Campania i progetti presentati dai Consorzi di Bonifica di Sinistra e Destra Sele, superando le beghe della burocrazia e dei signori del "no" ad ogni costo, che frenano ogni iniziativa".

In Toscana, invece è cresciuto il "rischio neve". Si prevedono infatti locali rovesci nevosi a quote collinari (oltre i 400-500 metri) su tutto il territorio regionale, con cumulati fino a localmente abbondanti. Per le nevicate potranno verificarsi locali problemi alla circolazione stradale, con isolate interruzioni della viabilità e possibili black-out elettrici e telefonici. Si sono verificate anche oggi alcune criticità nell'aretino, dove per circa un'ora è rimasto chiuso al traffico il tratto Valdarno-Arezzo dell'atostrada A1.

Il Comune di Siena - ieri - è stato costretto a chiudere le scuole. La decisione è stata presa a seguito dell'allerta meteo per neve emessa dalla Prefettura per "prevenire disagi e difficoltà nella circolazione relativa all'ingresso e all'uscita dalle sedi scolastiche". L'amministrazione si riserva di valutare la proroga della chiusura in riferimento all'evoluzione della situazione meteorologica. Il Comune raccomanda prudenza nell'utilizzo dei veicoli privati e dove possibile si consiglia il ricorso ai mezzi pubblici.

Un'ordinanza analoga è stata emessa, oggi, anche dal Comune di Arezzo, dove le precipitazioni improvvise hanno provocato forti disagi soprattutto per il traffico. Sulla tangenziale si segnalano auto intraversate e lunghe code. Il maltempo sta interessando tutto il territorio aretino con abbondanti nevicate in Valtiberina e in Casentino. Tutti i valichi sono aperti ma sono percorribili solo con catene montate.

Anche in Basilicata, soprattutto in provincia di Potenza, è piena allerta meteo. I sindaci di Lauria e Latronico hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in base alle previsioni meteorologiche. A Lauria la sola scuola media Giovanni XXIII resterà chiusa anche lunedì, inoltre è stato aperto il Centro Operativo Comunale e per le urgenze è stato messo a disposizione il numero 0973/627111. Nel Materano, invece, ci sono problemi per l'erogazione idrica. Le abbondanti precipitazioni hanno infatti provocato l'intorbidimento della sorgente del Frida che per motivi di sicurezza è stata messa allo scarico da Acquedotto Lucano. Di conseguenza l'erogazione è stata sospesa fino a domani mattina a Ferrandina, a Montescaglioso (zone rurali), a Pomarico, Stigliano, Grassano, Grottole, Miglionico, Pisticci e Montalbano Jonico.

In Abruzzo, invece, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha disposto ieri la sospensione delle attività didattiche di tutte le scuole di ogni ordine e grado, causa neve. Le previsioni meteorologiche indicano, nelle prossime ore, un brusco abbassamento delle temperature con forti gelate e nuove precipitazioni nevose nella mattinata di domani.

Vento a valle e neve sui monti e in alcuni casi anche a quote collinari ha caratterizzato il meteo nelle province laziali. Mentre Viterbo poco fa è stata imbiancata da una fitta ma breve nevicata, Rieti, Frosinone e Latina sono state spazzate da un forte vento. Nel reatino sono stati 27 gli interventi dei vigili del fuoco per alberi sulla sede stradale e tegole volate via dai tetti. Due sono state le frane: una a Casaprota di Collelungo e una seconda a Castel San Benedetto di Rieti. Tra i 27 interventi anche un allagamento a Ovindoli frazione di Leonessa.

Timido tentativo di uscita dagli argini per il Velino a Grotti di Cittaducale, ma senza arrecare danni. Stessa tipologia di interventi a Latina almeno dal punto di vista degli alberi. Sulla costa il mare è stato burrascoso per tutto il giorno e a Sabaudia, in particolare, la spiaggia sembra essere scomparsa. Nel frusinate gli alberi caduti hanno danneggiato, seppur lievemente, alcuni edifici ad Arnara. In altre zone sono state abbattute da cadute di alberi le linee telefoniche lasciando zone senza elettricità per brevi periodi. Sorvegliato speciale è stato il Velino ingrossato dalle piogge della notte che lo hanno ingrossato a Sgurgola dove è uscito dagli argini. Infine Filettino, da ieri, è sotto una tormenta di neve.

A causa del maltempo e, in particolare, del forte vento, il volo Madrid-Ciampino che sarebbe dovuto atterrare ieri nella capitale alle è stato dirottato sull'aeroporto di Pescara. Ieri, viste le condizioni meteorologiche che hanno reso impossibile l'atterraggio su Roma i piloti hanno deciso di atterrare a Pescara, dove il velivolo è arrivato attorno alle 16,00. Poi, dopo circa un'ora, i passeggeri sono ripartiti per Ciampino. Problemi, sempre a causa del vento, anche per il volo Milano Linate-Pescara che è atterrato in Abruzzo con circa un'ora e mezza di ritardo.

Ma il maltempo è arrivato anche al nord, facendo tornare il fenomeno dell'acqua alta a Venezia, con una quota di 96 cm sul medio mare in flessione rispetto alle previsioni che la stimavano sopra ai 100 cm.

Si è trattato di un codice giallo, ovvero marea sostenuta, che ha interessato solo le parti molto basse della città come Piazza San Marco.

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