Cronache

"La macellazione islamica? Una barbarie da abolire"

Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento Animalista: "Appena saremo in Parlamento chiederemo l'abolizione della macellazione islamica in difesa degli animali e della nostra cultura"

"La macellazione islamica? Una barbarie da abolire"

"La macellazione islamica è una barbarie. Va abolita". Non usa mezzi termini Michela Vittoria brambilla, presidente del Movimento Animalista, per scagliarsi contro quel rito islamico della macellazione che i musulmani festeggeranno tra qualche giorno.

"Le pare che noi possiamo tollerarla la cosiddetta macellazione islamica? - si chiede la Brambilla in una intervista a Libero -Dovremmo dire sì a questa sofferenza inaudita e scellerata praticata suanimali vivie coscienti, e celebrata e osannata come una festa? Si può uccidere così brutalmente degli esserisenzienti, quali sono ipoveri animali sacrificati, senza nemmeno stordirli perché il rito lo vieta? Possibile festeggiare la sofferenza, fosse anche percompiacere Allah?".

Per il momento nessuno può impedire ai musulmani di sgozzare vivi gli animali (basta non lo facciano in strada). Ma la promessa della Brambilla è quella di "chiedere l'abolizione" della legge non appena "saremo in parlamento". "Mucche, vitelli, agnelli, capre e i poveri animali a cui tocca - spiega l'esponente animalista - vengono puntualmente straziati nei nostri cortili, lungo una strada oppure in un garage. In totale violazione di qualsiasi norma igienica e sanitaria".

La Brambilla punta il dito contro il governo Renzi, incapace di mettere un freno alla "barbarie" e colpevole di aver ridotto le armi in mano alle forze dell'ordine per contrastare questo fenomeno. "Ha sciolto la Forestale - spega la Brambilla - Dopo cinque anni così, se non stiamo attenti, si arriverà a sparare anche al lupo. Noi siamo pronti a fare tutto quello che la politica non ha voluto o saputo fare: abolire la legge sulla macellazione rituale, in difesa degli animali e anche della nostra cultura e della nostra religione, sarà un primo assaggio".

Poi conclude: "Un Paese che non rispetta gli animali, dei quali chiediamo il riconoscimento come esseri senzienti a livello costituzionale, non può avere rispetto per gliuomini".

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