Cronache

Il magnate che ha comprato l'isola di Budelli non versa un euro

Harte non ha ancora versato i 3 milioni per l'acquisto del paradiso sardo. Tutto dipende dal piano che voterà la Regione Sardegna

Foto tratta da Wikpedia
Foto tratta da Wikpedia

Michael Harte ha fatto scadere i 60 giorni concessi dal tribunale per acquistare l'isola di Budelli. Come fa sapere l'Huffington Post, entro ieri avrebbe dovuto versare 3 milioni. È, tuttavia, riuscito a ottenere una proroga di settanta giorni per saldare la cifra aggiudicata all'asta. Nel frattempo aspetterà che la Regione Sardegna si esprima sul piano che introdurrà novità importanti sul Parco, e quindi anche su Budelli.

Sul futuro di Budelli è in corso una vera e propria guerra all'ultimo sangue. Qualche settimana fa il Consiglio direttivo ha votato il declassamento della tutela da integrale, come stabilito da un decreto del presidente del Parco nel 2013, a parziale come era stata fissata quando l'ente verde è stato istituito. Il presidente Giuseppe Bonanno, poi, è riuscito a reintrodurre la tutela integrale per una parte di Budelli. "Sul tavolo della Regione - fa notare l'Huffington Post - il caso Budelli è arrivato con una inusuale delibera corretta a mano". Il futuro dell'isola sta tutto nella differenza tra la signa Ta (tutela integrale) e Tb (tutela parziale). Una differenza su cui intende fare chiarezza anche Harte. "La prima prevede l'ingresso sull'isola contingentato e assistito in accordo con il proprietario. Divieto assoluto di ampliamento degli edifici esistenti - si legge ancora sul sito diretto da Lucia Annunziata - la Tb consente invece interventi conservativi e ampliamenti sulle strutture esistenti. Ed è proprio sui ruderi e gli edifici esistenti sull'isola che si fonda il piano di sviluppo di mister Harte".

Harte vuole realizzare un Osservatorio della biodiversità da gestire attraverso una Fondazione. Il progetto del magnate australiano prevede la ristrutturazione e l'ampliamento della Casa del custode, che si trova a due passi dalla spiaggia rosa, per farci la sede della fondazione.

Il rudere sull'isola di Cavalieri dovrebbe, invece, divenatare un infopoint, mentre la casa del Brigante sarà ripensata come residenza temporanea per artisti e studiosi.

Commenti