Cronache

Il maltempo dissotterra quaranta bombe della seconda guerra

Si tratta di proiettili di artiglieria, del diametro di cinquanta centimetri per dieci, che sono stati trovati nelle acque del torrente Nervia, a Camporosso, in provincia di Imperia. E' stato un coltivatore a dare l'allarme

Il maltempo dissotterra quaranta bombe della seconda guerra

Il maltempo riserva spesso grandi sorprese. A Camporosso, in provincia di Imperia, ad esempio, l’abbondante pioggia dei giorni scorsi, unitamente alla piena del torrente Nervia, ha riportato alla luce una quarantina di ordigni bellici. E’ stato un coltivatore, in giornata, a segnalare la presenza delle bombe sul greto del fiume.

Stando ai primi accertamenti si tratterebbe di proiettili di artiglieria - del diametro di cinquanta centimetri di lunghezza, per dieci di larghezza - risalenti al secondo conflitto mondiale. Al momento, tuttavia, non è ancora possibile stabilire con esattezza il numero e il tipo di ordigni, perché in buona parte sono ancora sotto il letto del corso d'acqua e soltanto una parte risulta emersa.

Che la zona al confine con la Francia sia stato un crocevia strategico della seconda guerra, non c’è ombra di dubbio. Spesso, infatti, in campagne private, così come in luoghi pubblici, durante le operazioni di scavo, emergono residuati bellici di ogni diametro e portata. Molto spesso si tratta di dispositivi ancora in grado di esplodere.

Quaranta bombe o poco meno, tutte assieme, però, è la prima volta che accade in provincia di Imperia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno già provveduto a recintare l’area del ritrovamento, che si trova dalle parti del quartiere commerciale delle Braie. Il punto preciso, tuttavia, resta top secret. Si vuole, infatti, evitare il solito afflusso di curiosi o peggio ancora di qualcuno che voglia portarsi a casa uno o più proiettili come “souvenir”.

È probabile che si trattasse di un deposito, molto probabilmente di fortuna. Un luogo dove nascondere gli esplosivi, lontano da occhi indiscreti. Durante la guerra, infatti, capitava che le armi venissero nascoste in luoghi impensabili, appunto come scorte di emergenza. Per i prossimi giorni è atteso l’arrivo degli artificieri che dovranno recuperare gli ordigni e mettere l’area in sicurezza.

Sarà sicuramente un lavoro piuttosto lungo e delicato e non si esclude che possa essere delimitata l’area di azione, con lo sgombero di abitazioni.

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