Cronache

Il manager di Ferrotramviaria: "Tutta colpa della burocrazia"

Il direttore generale di Ferrotramviaria sulla tragedia della Puglia: "Non è un problema di soldi. Quelli ci sono ma le gare restano ferme per anni"

Il manager di Ferrotramviaria: "Tutta colpa della burocrazia"

È ancora forte il dolore per la morte di decine di persone, in Puglia, a seguito dello scontro frontale tra due treni. Massimo Nitti, direttore generale di Ferrotramviaria, l'azienda proprietaria dei due treni coinvolti nel tragico incidente, in un'intervista a Sky Tg24 assicura che verrà accertato chi ha sbagliato e che quei due treni lì non dovevano stare. "Ora bisogna capire le cause di quanto è successo", e difende l'azienda accusata per l'utilizzo del "blocco telefonico" per regolare la circolazione. "È un regime di circolazione previsto e riconosciuto, dipende dalla capacità di linea, che è a unico binario".

Il manager spiega che il sistema del blocco telefonico "riguarda 300 km di linee regionali in Italia", è "una delle modalità di esercizio che viene regolarmente utilizzata nelle ferrovie", anche se "è in via di eliminazione. Ieri qualche cosa nella catena di controllo non ha funzionato, ma la circolazione con il consenso telefonico ha tutti i crismi della sicurezza".

Polemica sui lavori. Secondo Nitti la situazione della linea in cui è avvenuto l'incidente non è così disastrata: "In dieci anni è stato fatto non poco, direi tantissimo. Ma questa è l'Italia. Ci sono parecchi intoppi burocratici e tempi lunghi rispetto agli altri paesi europei. Dieci anni fa abbiamo cominciato con la regione Puglia un lavoro di ammodernamento infrastrutturale che ha portato a raddoppiare 37 km di linea, ha portato alla costruzione di altri 8 km e con i finanziamenti 2015-2020 è stata avviata la gara d'appalto per il raddoppio per la Corato-Andria. Entro il 2018 concluderemo i lavori di raddoppio, poi cominceranno i lavori di interramento".

L'Huffington Post riporta anche una dichiarazione che Nitti ha fatto a TgNorba: "Non è assolutamente vero che non ci sono soldi. Non è assolutamente vero che ci sono i soldi e non si spendono. Abbiamo il problema che conosciamo noi italiani: i processi autorizzativi in questa nazionale sono il 60-80% più lunghi di qualunque altra nazione in Europa, per non parlare poi delle gare che si appaltano e che restano ferme per qualche anno in attesa di valutazioni del Tar e del Consiglio di Stato. Se ce ne dobbiamo ricordare soltanto quando succedono le tragedie, va bene, fa parte delle regole del gioco, ma non si dica che i soldi ci sono e non si spendono, almeno per quanto riguarda Ferrotramviaria".

Tra pochi giorni scade il termine per presentare le offerte per la gara d'appalto per il raddoppio della linea Corato-Andria.

Le buste saranno aperte il 26 luglio.

Commenti