Cronache

Mazzette per i diritti dei film. Bufera a viale Mazzini

I diritti riguardano centinaia di pellicole, tra cui classici della filmografia russa, acquistate a prezzi irrisori sul mercato moscovita. I diritti sarebbero stati ceduti alla Rai a prezzi gonfiati fino anche a 6 volte il prezzo originale

Mazzette per i diritti dei film. Bufera a viale Mazzini

Bufera a Viale Mazzini. Le indagini su due morti a Bologna in un incendio le cui cause non sono mai state chiarite hanno portato, quasi due anni dopo, alla perquisizione da parte della Guardia di Finanza di uffici Rai a Roma e di varie sedi di società di distribuzione cinematografica. E a un’inchiesta su presunte mazzette per la cessione di diritti di film russi a prezzi gonfiati che vede indagato Enzo Sallustro, vice direttore Rai Gold, con delega a Rai Movie. Sallustro è accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità e nel pomeriggio è stato interrogato nella Capitale.

Nel mirino ci sono i rapporti tra Sallustro e Alexis Vidakis, titolare di ditte di distribuzione cinematografica morto il 27 gennaio 2013, a 46 anni, nel proprio appartamento, intossicato dal fumo insieme all’anziana madre, Anna Maria Rinaldini. La causa della morte è chiara, ma non è stato possibile accertare con sicurezza l’origine del rogo inizialmente apparso come accidentale. I rapporti tra Vidakis e Sallustro sono emersi quando gli inquirenti, nel ricostruire il contesto familiare delle vittime, hanno analizzato il computer dell’imprenditore e altro materiale che si è salvato dalle fiamme. E hanno trovato traccia dei movimenti di denaro e di bonifici dai conti delle due vittime al funzionario. Nell’ipotesi di accusa Sallustro, "abusando della sua qualità e dei suoi poteri nel determinare entità e tempi di definizione dei contratti", avrebbe infatti indotto Vidakis a versare, nel 2012, 41.500 euro.

I diritti riguardano centinaia di pellicole, tra cui classici della filmografia russa, acquistate a prezzi irrisori sul mercato moscovita da aziende collegate a Vidakis e alla madre, per essere trasmesse sui canali pubblici italiani. Poi, grazie alla compiacenza del funzionario, i diritti sarebbero stati ceduti alla Rai a prezzi gonfiati fino anche a 5 o 6 volte il prezzo originale.

Il sospetto è che ci fosse un meccanismo analogo. 

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