Cronache

Il medico che sconsiglia i vaccini rischia la radiazione

È l’ipotesi allo studio nel provvedimento, che dovrebbe arrivare a breve, per l’obbligo delle vaccinazioni nei bambini che frequentano la scuola

Il medico che sconsiglia i vaccini rischia la radiazione

Il medico che diffonde informazioni non scientifiche sconsigliando le vaccinazioni potrebbe rischiare una ’punizionè, dal richiamo da parte dell’Ordine fino alla radiazione dall’Albo. È l’ipotesi allo studio, secondo quanto si apprende, nel provvedimento,che dovrebbe arrivare a breve, per l’obbligo delle vaccinazioni a scuola.

Il provvedimento è allo studio da parte del ministero della Salute. Per il medico infedele, che diffonde cioè informazioni che non hanno un fondamento scientifico circa la pericolosità dei vaccini, potrebbero dunque essere previste ’punizionì di tipo deontologico e disciplinare, fatto salvo il reato penale nel caso in cui dovesse verificarsi un decesso riconducibile alla mancata vaccinazione. In vista del Piano Vaccinale, di cui si sta discutendo proprio in questi giorni al Ministero della Salute, gli esperti del gruppo di lavoro ministeriale hanno intanto anticipato 10 principi guida, con punti innovativi quali etica e formazione. Si indica tra l’latro che la vaccinologia faccia parte dei corsi universitari e venga inserita anche fra gli obiettivi della formazione
continua per tutta l’area sanitaria.

E sulla vicenda è intervenuto il ministro Lorenzin: "Sanzioni ai medici? Non c’è niente di tutto questo, quando ho letto la notizia sono saltata sulla sedia. Abbiamo mandato un piano nazionale alla conferenza stato regioni", ricorda il ministro. "Purtroppo il tasso basso di vaccinazioni sta esponendo la nostra popolazione a un grosso rischio. Su questo nuovo piano si cercano di perseguire obiettivi che migliorino questo dato, come campagne di informazione, coinvolgimento dei medici, formazione universitaria, si lavora su vari fronti.

Se poi su altri temi se ci dovesse essere una volontà comune si potrà proporre in parlamento, ma oggi non c’è".

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