Cronache

Ancora allarme in Toscana: 3 nuovi casi di meningite

Si tratta di una giovane di 20 anni residente a Prato, un anziano di 83 abitante a Livorno e di un uomo di 55 anni di Impruneta

Ancora allarme in Toscana: 3 nuovi casi di meningite

Tre nuovi casi di meningite in Toscana. Diagnosticato un caso di da meningococco C, confermato dal laboratorio del Meyer di Firenze. Si tratta di una giovane di 20 anni residente a Prato e ricoverata dalla tarda serata del 31 dicembre nel reparto di terapia Intensiva dell'Ospedale Santo Stefano. Ne dà notizia un comunicato dell'Usl Toscana Centro. "I sanitari - si legge nella nota - hanno sospettato subito che si trattasse di sepsi da meningococco ed hanno immediatamente sottoposto la paziente ad adeguata terapia. Il Servizio di Igiene e pubblica e della nutrizione del Dipartimento di Prevenzione - prosegue il comunicato - ha prontamente attivato tutte le procedure per la profilassi e sta sottoponendo, già dalle prime ore di questa mattina, a copertura antibiotica i familiari e le persone che nei 10 giorni precedenti all'esordio dei sintomi della paziente hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con la ragazza". È in corso l'indagine epidemiologica per ricostruire i luoghi frequentati dalla ragazza, sempre nel periodo di 10 giorni dall'esordio dei sintomi.

A Venturina (Livorno) un uomo di circa 83 anni è stato ricoverato nel reparto di Malattie Infettive all'ospedale di Livorno con diagnosi di meningite da emofilo di tipo B. Lo fa sapere la Usl Toscana nord ovest ricordando che tale patologia non comporta profilassi per i soggetti venuti ultimamente in contatto con l'uomo. "Le condizioni del paziente sono serie e la prognosi riservata", conclude.

Un terzo caso di meningite viene segnalato oggi in Toscana, dopo quelli della ventenne di Prato e dell'anziano di Livorno. Secondo quando comunica l'Usl Toscana Centro, un adulto di 55 anni residente a Impruneta è stato ricoverato con diagnosi di caso da meningococco B nel presidio di Santa Maria Annunziata ed è "in condizioni cliniche stabili".

Il servizio di igiene e sanità pubblica fiorentino ha subito attivato le misure di profilassi, sulla base della valutazione del profilo di rischio.

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