Cronache

"Mi pagate con soldi falsi, i fiori non ve li vendo". E i rom chiamano il 113

La coppia di rom ha chiamato subito la polizia perché si è sentita discriminata

"Mi pagate con soldi falsi, i fiori non ve li vendo". E i rom chiamano il 113

“Non vi vendo i fiori, perché già altre volte i vostri familiari mi hanno rifilato soldi falsi. Stavolta non casco nella vostra trappola”. È stata questa la reazione di un fiorista davanti a una coppia di rom che, per tutta risposta, ha chiamato la polizia per denunciare di essere stata “discriminata”.

I due erano appena scesi da una Bmw serie 1 e si sono subito sentiti insultati e offesi ma quando la polizia è arrivata sul posto si è anzitutto preoccupata di identificarli. Entrambi erano già noti vari precedenti alla spalle. Lui per furto, scippo, truffa, ricettazione e un’ipotesi di associazione a delinquere, mentre lei solo per furti e ricettazione. Dopo aver ascoltato la versioni dei fatti, nessuno delle due parti in causa ha formalizzato la querela e la polizia se n’è andata dopo aver sedato gli animi di quelle tre persone.

Sempre lunedì, secondo quanto riporta il Messaggero Veneto, una coppia di nomani, verso le 18, ha creato il caso dentro un supermercato. Quando i due stavano per pagare una confezione di pane, un cane ha fatto i bisogni in un angolo del negozio e quando la responsabile del market ha chiesto di chi fosse l’animale, il Rom ha bloccato la donna tra le casse e la struttura girevole che regola gli ingressi.

Subito dopo l’avrebbe minacciata di spaccarle i denti agitando una bottiglia davanti al viso di una cassiera.

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