Cronache

Milano, vigile ucciso dal rom: dopo 5 anni nessun indennizzo

Nicolò Savarino è stato travolto e ucciso da un rom. A 5 anni dalla sua morte, nessun indennizzo è stato concesso ai famigliari nonostante un'assicurazione firmata a Palazzo Marino

Milano, vigile ucciso dal rom: dopo 5 anni nessun indennizzo

Sono passati 5 anni dalla morte di Nicolò Savarino, agente della locale travolto e ucciso da Remi Nikolic, minorenne rom (all'epoca dei fatti) che si trovava alla guida di un suv, condannato in via definitiva a 9 anni e 8 mesi. Milos Stizanin, il complice del rom, invece si è preso 2 anni e 6 mesi in primo e secondo grado e affronterà un nuovo processo.

Nessun risarcimento dal Comune per la morte di Nicolò

Ma la famiglia di Savarino non sta solo affrontando il processo penale, ma anche quello condotto per vedersi riconosciuto un risarcimento da parte del Comune. Una causa supportata dall'Associazione diritti e protezione dei lavoratori (Adpl), organismo creato da agenti della municipale.

Un aiuto fondamentale: prima dell'intervento dei colleghi dell'associazione, i parenti - come conferma il fratello Carmelo Savarino - "non ne sapevamo niente" di un risarcimento previsto da un'assicurazione stipulata ogni tre anni da Palazzo Marino per i propri dipendenti. Sulle pagine di Libero, il fratello inoltre rivela che "ora stiamo cercando di risalire alla polizza. Non voglio fare polemiche con il Comune, aspettiamo di vederci chiaro".

Una lettera al Comune è partita a settembre con la richiesta di entrare in possesso "degli estremi assicurativi relativi a un’eventuale polizza stipulata dal Comune di Milano per gli infortuni mortali dei lavoratori dell’ente". Nessuna risposta. E così, il 25 ottobre, una seconda lettera è stata destinata alla Direzione centrale sicurezza urbana e coesione sociale: "Il servizio del personale non ha informato i signori Savarino della presenza di una copertura assicurativa operante in caso di infortuni per morte; polizza supplementare al mero riconoscimento dell’infortunio da parte dell’Inail".

Non solo, Giovanni Aurea, delegato rsu della polizia locale, rivela anche una sconvolgente verità: "I familiari di Nicolò hanno chiesto all’Associazione da me fondata, l’Adpl, il sostegno legale visto che da 5 anni aspettano il legittimo risarcimento. Oltre al danno la beffa: l’Inail gli ha chiesto la restituzione dell’indennizzo percepito dai genitori adesso defunti. Inoltre l’ufficio assicurazioni del settore risorse umane del Comune, non solo nel 2012 non ha aperto il sinistro ma non ha ancora fornito la polizza assicurativa per gli infortuni mortali preceduta da specifiche gare di appalto e Capitolati con cadenza triennale".

Un muro di gomma da parte della autorità

Una situazione davvero spiacevole per una famiglia che ha perso un proprio caro in servizio. Dal Comune non arriva nessun risarcimento e dall'Inail invece chiedono indietro i soldi. Aurea ha chiesto di persona l'intervento del comandante Antonio Barbato: "Ha promesso di intercedere, sicuramente rimedierà all’ingiustizia in onore della memoria di Nicolò, che rappresenta l’emblema dei sacrifici e dei rischi che quotidianamente la polizia locale è chiamata a offrire".

L'unico risarcimento ricevuto dalla famiglia Savarino è quello della compagnia assicurativa dell’auto che ha travolto l’agente, ma rimane fisso il dubbio se abbiano anche diritto all’assicurazione aperta da Palazzo Marino. La polizza aperta nel 2012, nonostante le richieste di essere visionata, non si è ancora potuta leggere. Claudio Sibilia, consigliere Adpl, vuole vederci chiaro: "Stiamo riscontrando un muro di gomma.

Anche i vertici dell’ufficio Personale Polizia Locale, gli stessi del 2012, hanno ignorato l’istanza presentata a ottobre".

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