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Un miliardo all'Italia per tornare sulla Luna

"Ci vediamo sulla Luna", dice un divertito Riccardo Fraccaro, sottosegretario con delega sullo Spazio (no, non è uno scherzo...) al numero uno della Nasa Jim Bridenstine.

Un miliardo all'Italia per tornare sulla Luna

«Ci vediamo sulla Luna», dice un divertito Riccardo Fraccaro, sottosegretario con delega sullo Spazio (no, non è uno scherzo...) al numero uno della Nasa Jim Bridenstine. L'Italia realizzerà entro il 2024 i moduli abitativi I-Hab (International Habitat), una specie di bolla pressurizzata «con funzioni di abitabilità e supporto vitale per l'equipaggio, che implementa funzionalità di attracco per fornire interfacce e risorse a veicoli che visiteranno l'avamposto cislunare». La stazione si chiamerà Lunar Gateway e «farà da base operativa per le prossime missioni spaziali», prima in orbita poi in superficie, al Polo Sud. Insomma, il telefilm Spazio 1999 diventerà realtà con 25 anni di ritardo. La missione della Nasa si chiamerà Artemis, ha il volto della dea greca Artemide - sorella gemella di Apollo e dea della Luna e della caccia - ma è Marte il bersaglio grosso. Dalla Luna partiranno infatti le prossime missioni per provare a colonizzare il pianeta rosso.

«Potenzialmente l'accordo vale circa 1 miliardo per l'industria nazionale», esulta Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo. Già oggi la Thales Alenia Space è stata selezionata per fornire i due moduli principali per la Axiom Space Station, la prima stazione spaziale commerciale al mondo che prenderà il posto dell'attuale Iss. Poi finanzieremo il viaggio Space Launch System, che metterà in orbita la capsula Orion monitorata da ArgoMoon, piccolo satellite realizzato dalla torinese Argotec.

Qualcuno vede in questo accordo un do ut des che ha come moneta di scambio il no a Huawei nel 5G italiano. Vedremo. Chissà che nel corso della missione sulla Luna non si trovi il senno degli italiani, novelli Orlando: furiosi con i grillini tanto da azzerarli politicamente ma non abbastanza saggi da votare No al referendum che ha fatto strame della Costituzione. Ah, qualcuno avvisi il grillino Carlo Sibilia che l'accordo Italia- Nasa è per il «ritorno» sulla Luna. Lui è ancora convinto che la missione Apollo 11 del 20 luglio 1969 sia stata «una farsa».

Cose dell'altro mondo.

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