Minacce choc a Centinaio: "Muori, leghista di m...."

Altri messaggi di odio sono stati recapitati alla madre dell'ex ministro. Interviene Zaia: "Mi auguro che presto si trovino i responsabili"

Minacce choc a Centinaio: "Muori, leghista di m...."

Gian Marco Centinaio è stato vittima di diverse minacce di morte che hanno coinvolto anche dei familiari. Nell'arco di due settimane gli sono state recapitate due lettere che contenevano vergognosi messaggi: "Muori, leghista di m****. L'inferno ti aspetta". Questo e altri messaggi di odio sono arrivati a casa della mamma dell'ex ministro delle Politiche agricole.

Una seconda lettera porta la data del 22 ottobre e risulta avere il timbro del centro di smistamento postale Milano Borromeo. Sul foglio bianco, ovviamente anonimo, sono state scritte poche righe che contengono un'accusa ben precisa: "La mia terra non vale più niente, per colpa tua non ho soldi per i miei figli". Intanto sono partite le indagini, affidate alla polizia di Pavia che ha provveduto ad avviare gli accertamenti volti all'individuazione dei responsabili. Non è da escludere che l'autore delle due lettere possa essere lo stesso.

"Il clima sta peggiorando"

Sulla vicenda è intervenuto Luca Zaia, che ha espresso "solidarietà umana e istituzionale" al senatore "fatto oggetto di minacce che non vanno assolutamente sottovalutate. Non sono le prime che vengono rivolte a rappresentanti delle istituzioni. È un pessimo segnale". Il governatore della Regione Veneto spera che "gli inquirenti possano individuare presto i responsabili e che sia possibile erogare pene esemplari. La minaccia anonima è quanto di più codardo possa essere messo in atto".

Solidarietà esplicitata anche dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli: "Il clima in Italia sta sempre più peggiorando, ho perso il conto di quante minacce di

morte, con scritte spray sui muri o volantini, sono state rivolte a Matteo Salvini nel 2019 o di quante sedi della Lega sono state vandalizzate, anche con attacchi incendiari. Noi comunque andiamo avanti per la nostra strada".

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