Cronache

Modena, irruzione centri sociali alla festa Pd: “Attacco squadrista”

Cori e striscioni contro Minniti, accomunato con Salvini per aver dato avvio alla creazione dei Cpr durante il precedente governo Gentiloni. Le dure parole di condanna del gesto da parte dei vertici locali del partito

Modena, irruzione centri sociali alla festa Pd: “Attacco squadrista”

Irruzione dei centri sociali alla “Festa di primavera” del partito democratico, in corso di svolgimento a Ponte Alto (Modena).

L’episodio si è registrato durante la serata di ieri, quando alcuni rappresentanti del collettivo Guernica, del sindacato Si Cobas e di altri ambienti vicini all’estrema sinistra si sono dati appuntamento per cercare di boicottare l’intervento dell’ex ministro dell’interno Marco Minniti.

Armati di megafono, col quale scandire i loro slogan, i militanti hanno esposto uno striscione che chiariva il perché delle loro rimostranze. “Minniti come Salvini, basta Lager!”, con riferimento più che esplicito alle riforme attuate dal precedente governo sulla questione sicurezza. Agli antagonisti non è proprio andata giù la creazione dei Cpr, i centri di permamenza e rimpatrio destinati ad accogliere i clandestini in attesa del volo di ritorno verso casa.

Il fuori programma ha creato qualche tensione tra i manifestanti ed alcuni esponenti del partito democratico, nonché delle frizioni tra i primi e le forze dell’ordine. Gli uomini in divisa sono comunque riusciti a far allontanare gli antagonisti ed a permettere il regolare svolgimento dell’evento, compreso l’intervento di Minniti, rimandato di qualche minuto rispetto all’orario previsto.

Come riportato da “ModenaToday”, sono state dure le parole del segretaro provinciale Pd Davide Fava e del segretario cittadino di Modena Andrea Bortolamasi. “Si è trattato di un vero e proprio attacco alla nostra Festa, preparato in anticipo, con tanto di megafono e striscioni. Allo scopo non tanto di far sentire la voce di una protesta, ma di provocare, creare tensione e impedire lo svolgimento del previsto incontro. Nessuna voglia di confronto, ma solo l’intento di procurarsi un palcoscenico in casa altrui. In sala c’erano famiglie che stavano godendosi una serata conviviale, chi in attesa di recarsi nella sala da ballo, chi di seguire l’incontro politico”.

I due rappresentanti del partito democratico ritengono che si sia trattato di un atto intimidatorio.“Siamo di fronte a un attacco pre-organizzato. Persone che si autodefiniscono di sinistra, ma che hanno completamente sbagliato obiettivo: il Partito democratico è il vero argine al dilagare delle destre, anche le più estreme. Ringraziamo le forze dell’ordine per lo sforzo profuso.

Ribadiamo, al contempo, che pur disponibili al confronto, non ci facciamo e non ci faremo intimidire da chi usa metodi squadristi e tenta di sabotare il dibattito democratico delle idee”.

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