Morì dopo asportazione tiroide, chiesto il giudizio per 3 medici

Doveva essere un intervento di routine, per i medici dell’ospedale di Sanremo, quello di asportazione della tiroide a una donna di 62 anni, Loredana Berteina, di Pompeiana, in provincia di Imperia, morta la sera stessa dell’operazione, che pareva esser stata eseguita con successo.

E’ passato più di un anno da quel 26 luglio del 2017, quando si consumò la disgrazia. Ora, la Procura di Imperia, chiede il rinvio a giudizio per tre medici dell’Asl 1 Imperiese. Nei guai sono finiti un anestesista e due otorini. Per loro l’accusa è di "responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario", una nuova fattispecie di reato, prevista dall'articolo "590 sexies" del codice penale, che richiama il più classico “omicidio colposo”, ma che riguarda da vicino gli episodi di presunta “malasanità.

A dare impulso alle indagini fu il figlio della vittima, Manuel, che il giorno dopo del decesso, si recò in commissariato per presentare denuncia e chiedere l’autopsia. Obiettivo: far chiarezza su quella morte sospetta e verificare l’eventuale responsabilità di terzi. In seguito alla perizia necroscopica, risultò che la donna venne stroncata da una asfissia, probabilmente dovuta a un’emorragia, che ha provocato un accumulo di sangue nei polmoni.

Quest’ultimo avrebbe comportato lo schiacciamento della trachea, che le avrebbe tolto il respiro. Il gup Massimiliano Ranieri ha fissato al 21 marzo del 2019 la data dell'udienza preliminare.

La parte offesa è rappresentata dai due figli della vittima: Manuel e Alyosha Castagna e dalla sorella, Nadia Berteina, tutti e tre assistiti dall’avvocato Alberto Bellotti di Sanremo, che oggi attende la verità su quanto accaduto.