Cronache

Morta Zsa Zsa Gabor a 99 anni: l'attrice regina della cronaca rosa

L'attrice ebbe nove mariti e raccontò della sua vita piena di scandali in un libro, One Lifetime Is Not Enough

Morta Zsa Zsa Gabor a 99 anni: l'attrice regina della cronaca rosa

È morta nella notte a Los Angeles l'attrice Zsa Zsa Gabor a 99 anni a causa di un arresto cardiaco. La sua vita si può benissimo dividere tra cinema e cronaca rosa, contornata da scandali e tanto gossip.

Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 6 febbraio ma lottava da anni contro le precarie condizioni di salute dopo un'embolia avuta nel 2005 e la frattura di un'anca nel 2011. Accanto a lei al momento della morte l'ultimo marito, Frederic von Anhalt di 73 anni. L'uomo è stato il suo nono marito ma le sue storie d'amore sono state più commentate dei suoi film.

Nel 1983 sposa il messicano Felipe de Alba ma il matrimonio durò solo una settimana prima di essere annullato. Nel 1992 pubblicò le sue memorie, One Lifetime Is Not Enough (Una sola vita non è abbastanza), in cui rivela dettagli piccanti sui suoi mariti e i suoi numerosi amanti.

L'attrice ebbe anche una figlia nel 1947 Constance Francesca Hilton, morta lo scorso anno a causa di un ictus. La gravidanza, come ha rivelato la stessa Gabor, non è stata consenziente, ma il risultato di una violenza del suo secondo marito Conrad Hilton. Nel suo libro racconta anche di aver avuto una relazione con il figliastro Conrad Hilton Jr.

Al centro dell'attenzione nel 1989, l'attrice schiaffeggiò un poliziotto americano che l'aveva fermata per eccesso di velocità appena fuori Los Angeles. La donna, che guidava con la patente scaduta e aveva con sé una bottiglia di whisky aperta in auto, venne condannata a tre giorni di carcere e 120 ore di servizi sociali.

Il suo primo successo al cinema risale al 1952, con Moulin Rouge, di John Houston, dove interpretava una delle modelle del pittore Toulouse Lautrec ma è famosa anche per le apparizioni nelle serie televisive Bonanza, Batman e Così gira il mondo.

Chiamava tutti con l'appellativo "darling" perché faticava a ricordarsi i nomi delle persone.

Alcune sue frasi sono rimaste nella storia come "Non ho mai odiato tanto un uomo da restituirgli i gioielli".

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