Cronache

Morto l'ultimo cane-soccorritore dell'11 Settembre

Si chiamava Bretagne ed è morta stamattina a Houston, in Texas. Aveva partecipato anche alle operazioni di soccorso dopo il passaggio dell'uragano Katrina

Morto l'ultimo cane-soccorritore dell'11 Settembre

La cagnolina Bretagne è morta stamattina in una clinica veterinaria di Houston. Bretagne era l'ultimo cane tra quelli che affiancarono vigili del fuoco e volontari nello spettacolo terribile di Ground Zero.

Non era un cane come tutti gli altri. Bretagne aveva visto più cose nei suoi 16 anni di vita che un uomo comune nell'arco della sua intera esistenza. Era solo un cucciolo di pochi mesi, quando con la sua istruttrice, Denise Corliss, prese parte alle operazioni di soccorso con la Texas Task Force One, alla ricerca di eventuali sopravvissuti tra le macerie. La Corliss racconta che in un primo momento, l'entità del disastro aveva annientato totalmente la sua volontà, ma fu proprio vedendo Bretagne mettersi subito a scavare tra le macerie che prese coraggio e riuscì a vincere il muro della disperazione che l'attanagliava.

Purtroppo nei 10 giorni in cui rimasero a New York, Bretagne e Denise non riuscirono a trovare nessun superstite, ma la sola presenza del cucciolo in quel luogo devastato dava conforto a quanti si trovavano lì per dare una mano.

Quando è arrivato il momento di dire addio a Bretagne, vigili del fuoco e soccorritori si sono schierati per renderle omaggio. La sua ultima "passeggiata" verso il Fairfield Animal Hospital (dove è stata addormentata) è stata molto commovente. Molti piangevano quando il corpo di Bretagne, avvolto nella bandiera americana, è stato fatto uscire dalla clinica.

Bretagne ha "lavorato" con la Texas Task Force One sul luogo di molti altri disastri: vedi dopo il passaggio dell'uragano Katrina, di Rita e altre tempeste. Nel 2009, ha collaborato con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco per il ruolo di cane "search and rescue".

Negli ultimi anni della sua vita, si è dedicata a fare pet therapy nelle scuole elementari e a strappare sorrisi a bambini chiusi in se stessi.

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