Cronache

Muggiò, magrebino già espulso fugge e attacca militari

Lo straniero, già allontanato dal nostro Paese, era stato pizzicato a giugno dopo aver fatto ritorno entro i confini nazionali nonostante il decreto di espulsione. Come se nulla fosse, sorseggiava delle birre in compagnia di alcuni connazionali, quando è stato nuovamente fermato nella notte dello scorso venerdì

Muggiò, magrebino già espulso fugge e attacca militari

Era già stato fermato a giugno per aver fatto ritorno in Italia nonostante l'espulsione subìta, ma il marocchino fermato nella notte di venerdì a Muggiò (Monza e Brianza) ha evidentemente continuato ad ignorare i provvedimenti a suo carico.

Il 29enne è finito nel mirino di una pattuglia di carabinieri del reparto radiomobile di Desio, che hanno deciso di sottoporre a controllo un gruppetto di stranieri che trangugiava bevande alcoliche all'esterno di un locale del centro di Muggiò.

È all'incirca l'una di notte quando i militari si avvicinano agli extracomunitari, domandando loro di esibire i documenti d'identità. L'unico che decide di non collaborare è il 29enne marocchino il quale, senza neppure abbandonare la bottiglia di birra che stringeva in mano, dà avvio ad una disperata quanto vana fuga.

I carabinieri si lanciano al suo inseguimento, ma è lo stesso magrebino a mettersi fuori combattimento, cadendo pesantemente a terra e ferendosi coi frammenti del recipiente di vetro andato in frantumi dopo l'urto col terreno.

Pur sanguinante e ferito, il nordafricano ha continuato ad opporre una strenua resistenza nei confronti degli uomini dell'Arma, scalciandoli e spintonandoli con veemenza. Tutto inutile, dato che i militari, pur con qualche fatica, sono riusciti a bloccarlo ed a trarlo in arresto.

La grande furia dello straniero ha trovato giustificazione solo una volta raggiunta la caserma per le consuete operazioni di identificazione. Il marocchino di 29 anni, infatti, era già stato fermato e segnalato durante lo scorso mese di giugno per aver fatto ritorno entro i confini nazionali in seguito all'applicazione di un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti.

Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lo straniero si trova ora dietro le sbarre del carcere, misura cautelare determinata dal giudice in attesa della prima udienza del processo.

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