Cronache

Bottiglietta obbligatoria per pulire la pipì dei cani: è bufera sull'ordinanza

Il primo cittadino di Ponza Francesco Ambrosino ha intrapreso una dura battaglia contro i cittadini incivili che non si curano del decoro urbano

Bottiglietta obbligatoria per pulire la pipì dei cani: è bufera sull'ordinanza

Farà sicuramente discutere l’ordinanza firmata dal nuovo sindaco di Ponza Francesco Ambrosino, la numero 34, che impone ai proprietari di cani di portare con sé, oltre ai sacchetti per raccogliere gli escrementi dell’animale, anche bottigliette d’acqua per ripulire il suolo dall’urina dell’amico a quattro zampe. Le sanzioni per chi non rispetta le regole vanno da 50 a 500 euro, con una novità importante: il vigile urbano potrà multare non solo chi verrà colto in flagrante, ma anche coloro che verranno trovati sprovvisti di sacchetti e acqua. Sarà un’estate complicata per chi ha un cane e decide di trascorrere le vacanze nella suggestiva isola di Ponza.

Il provvedimento entrerà in vigore a partire da mercoledì prossimo. Il primo cittadino ha intrapreso una dura battaglia contro i cittadini incivili che non si curano del decoro urbano. L’ordinanza ha provocato una serie di reazioni sui social media. In tanti hanno apprezzato le motivazioni dell’amministrazione comunale, condannando la maleducazione di alcuni proprietari di animali domestici, altri hanno bollato come esagerata la regola imposta dal sindaco. Ora, si dovrà verificare se la minaccia della multa produrrà l’effetto sperato, ossia una maggiore attenzione da parte di chi possiede un animale, oppure continueranno le trasgressioni.

Il primo cittadino Ambrosino ha fatto già sapere che l’amministrazione comunale non demorderà, anche se si cercherà di evitare ordinanze più restrittive come quelle emanate a Capri. Il quotidiano Il Messaggero ricorda che negli anni scorsi il sindaco dell’isola napoletana aveva creato una banca dati del Dna dei cani residenti in modo da poter risalire al trasgressore dalle analisi delle feci degli animali.

Una misura estrema che creò allora stupore e malumore tra i capresi e i tanti turisti che giungono ogni anno nella splendida isola del golfo di Napoli.

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