Cronache

'Ndrangheta, 17 arresti in Calabria: coinvolti diversi politici

Vasta operazione contro la cosca Libri. In carcere il consigliere regionale Nicolò. Ai domiciliari il dem Romeo. Salvini: "La pacchia è finita"

'Ndrangheta, 17 arresti in Calabria: coinvolti diversi politici

Due consiglieri regionali arrestati e un ex assessore indagato a piede libero. È un vero e proprio terremoto quello che stanotte si è abbattuto sulla politica calabrese.

La polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ha eseguito una vasta operazione contro il temibile clan Libri, uno degli storici casati di 'ndrangheta della città. In tutto sono 17 le ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere e 5 agli arresti domiciliari. Nel blitz sono stati coinvolti anche politici di spicco della Regione Calabria. In carcere è finito il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Alessandro Nicolò. Ai domiciliari l'attuale capogruppo del Pd Sebi Romeo. Demetrio Naccari Carlizzi, ex assessore regionale del Pd, nonché cognato del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, è invece indagato a piede libero.

I particolari dell’operazione “Libro nero” saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella Questura di Reggio Calabria.

Il primo a commentare i risultati di questa e di altre operazioni giudiziarie condotte in tutta Italia è stato il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Diciassette arresti per 'ndrangheta a Reggio Calabria, sette persone in manette per mafia a Palermo e Agrigento, sequestri per più di 6 milioni di euro contro la camorra nel Napoletano. Mentre altri chiacchierano, forze dell'ordine e inquirenti non smettono di combattere: nessuna tregua ai criminali, la pacchia è finita".

Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, con l’aggravate dell’agevolazione mafiosa, tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Gli investigatori della squadra mobile e del Servizio centrale operativo di Roma, coadiuvati dagli operatori del Reparto prevenzione crimine, hanno inoltre eseguito numerose perquisizioni e sequestri di imprese e società. In tutto sono stati impiegati più di 150 uomini e donne della polizia di Stato.

L’inchiesta della Dda di Reggio ha permesso di ricostruire gli assetti del clan Libri, da sempre egemone nei quartieri Cannavò, Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio e le frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana. Nell'indagine sono coinvolti anche affermati imprenditori reggini, che avrebbero assunto posizioni di assoluto rilievo nel mercato grazie alla protezione della 'ndrangheta.

Ma è soprattutto in politica che i Libri avrebbero fatto sentire tutto il loro peso.

Gli inquirenti hanno accertato la capacità del clan di gestire consistenti pacchetti di voti, poi convogliati in modo trasversale verso diversi partiti.

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