Cronache

Negato il visto d’ingresso in America alla fidanzata del primo ministro inglese Boris Johnson

Grande imbarazzo a Downing Street per la richiesta di visto negata dagli Stati Uniti a Carrie Symonds, fidanzata del primo ministro inglese Boris Johnson

Negato il visto d’ingresso in America alla fidanzata del primo ministro inglese Boris Johnson

Carrie Symonds, fidanzata del primo ministro britannico Boris Johnson, si è vista rifiutare il Visto di entrata negli Stati Uniti, creando un enorme imbarazzo al numero 10 di Downing Street. La 31enne Carrie aveva fatto richiesta dell’ingresso, in vista del suo prossimo viaggio di lavoro in America con un gruppo di ambientalisti, ma le autorità statunitensi hanno negato il Visto.

Il motivo deriva da una precedente visita di cinque giorni della Symond in Africa Orientale lo scorso anno, una regione particolarmente colpita dalla guerra civile. La fidanzata del primo ministro aveva fatto visita nel paese aderendo ad una campagna contro la mutilazione dei genitali femminili.

Durante il suo viaggio aveva incontrato l’autoproclamato presidente del Somaliland, Muse Bihi Abdi per parlare di questa delicata questione. Il Regno Unito è una tra le poche nazioni che intrattengono relazioni diplomatiche con il Somaliland, che nel 1991 si è staccato dalla vicina Somalia, lo stesso non si può dire degli Stati Uniti.

Non è ancora chiaro se la richiesta di visto della Symonds sia stata fatta online, in questo caso il sistema elettronico dell’Esta (l’autorizzazione all’entrata negli USA) avrebbe di certo negato il permesso. Questo sistema elettronico, è infatti in grado di decidere se i turisti possono entrare nel paese per un massimo di 90 giorni a condizione che non comportino rischi per la sicurezza.

Per far questo, si basa su una lunga lista di domanda a cui rispondere, tra cui una aggiunta nel 2016: “Ha fatto visita o era presente in Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia o Yemen dal primo marzo 2011 in poi?” Rispondendo “sì” a questa domanda viene automaticamente rifiutata la richiesta di Esta per poter accedere negli Stati Uniti. La fidanzata di Johnson, voleva far coincidere il viaggio negli Usa con il vertice del G7 di questo fine settimana delle maggiori potenze economiche del mondo a Biarritz in Francia.

Aveva in agenda una serie di incontri lavorativi essendo una consulente per “Oceana” un’organizzazione no profit che cerca di proteggere gli oceani. Si è quindi aperta per lei una corsa contro il tempo per far revocare il divieto, senza che possa ufficialmente intervenire Downing Street per risolvere la questione perché, Carrie non è sposata con il primo ministro che risulta ancora legato in matrimonio alla prima moglie Marina Wheeler, madre dei suoi quattro figli.

Questo significa che a differenza dei precedenti coniugi come Cherie Blair o Samantha Cameron, Carrie non ha il suo entourage a Downing Street. Nessun commento ufficiale per l’accaduto, tranne quello di una fonte diplomatica che ha auspicato che la cosa possa essere rapidamente risolta, in tempo per il viaggio negli Stati Uniti della Symonds.

Nel frattempo Carrie è la “First Fidanzata” d’Inghilterra, che però farà le veci da First Lady. E’ stato infatti confermato che accompagnerà il primo ministro nel tradizionale soggiorno di settembre a Balmoral, la residenza estiva della regina.

Sarà la prima compagna non sposata di un primo ministro a visitare la residenza scozzese.

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