Cronache

Nessuno controllò Giardiello: il metal detector aveva suonato

Il killer non è entrato dall'ingresso degli avvocati: ora la procura di Brescia segue una pista che smonta la ricostruzione iniziale

Claudio Giardiello
Claudio Giardiello

Claudio Giardiello, l'imprenditore autore della strage che il 9 aprile scorso ha sconvolto il Palazzo di Giustizia di Milano e l'intero Paese, non sarebbe entrato in Tribunale dall’ingresso riservato al personale, a giudici, avvocati ed impiegati, probabilmente con un tesserino contraffatto, ma da un ingresso normale dotato di metal detector che avrebbe suonato. È l’ipotesi su cui, come si legge in un articolo del Corriere della Sera, starebbe lavorando la Procura di Brescia.

Giardiello non sarebbe entrato nell’unico varco privo di metal detector, in via Manara come si pensava dalla visione di un fotogramma delle telecamere interne. Come si evince da alcuni fotogrammi di scarsa qualità in mano agli inquirenti, il killer sarebbe entrato da via San Barnaba. Prima di lui una persona passa attraverso il metal detector che si illumina e le guardie dell’ingresso lo controllano con uno scanner manuale. Quindi è il turno di Giardiello che, con estrema naturalezza, appoggia sul nastro trasportatore una borsa, quindi entra nel metal detector. L'apparecchio si accende, ma le guardie non lo sottopongono allo scanner manuale. Anzi, gli fanno addirittura cenno di passare.

Fonti vicine all'inchiesta hanno, poi, confermato che le immagini delle telecamere di sorveglianza dell'ingresso del tribunale di Milano che sorvegliano l'accesso di via San Barnaba mostrano in maniera abbastanza nitida iardiello che entra intorno alle 8.40 passando sotto il metal detector. Da una prima ipotesi era emerso che invece Giardiello potesse essere entrato intorno alle 9.15 passando dall'accesso riservato agli "addetti ai lavori" di via Manara e mostrando un tesserino che assomigliava a quello degli avvocati. Sin dai primi giorni, gli investigatori avevano forti dubbi sul fatto che Giardiello potesse essere entrato mostrando un falso tesserino o confondendosi con gli avvocati dall'ingresso di via Manara. C'erano forti dubbi anche su un fotogramma che aveva ripreso una persona simile all'imputato-killer mentre passava da quel varco. Per questo le indagini sono proseguite analizzando sia i filmati delle due telecamere di sorveglianza che riprendono proprio la zona del metal detector di via San Barnaba, che quelle esterne nei pressi dell'entrata. E Giardiello sarebbe stato filmato sia mentre parcheggia lo scooter in via San Barnaba, sia mentre passa sotto il metal detector che suona e poi viene lasciato andare senza il controllo con lo scanner.

Da quanto è stato riferito, quella mattina del 9 aprile il metal detector dell'ingresso di via Freguglia è rimasto non funzionante fin verso le 9,30 e dunque il pubblico è stato dirottato agli accessi di San Barnaba e di corso di Porta Vittoria.

È possibile, quindi, che il killer possa aver approfittato del maggiore afflusso di persone al varco e che i controlli su di lui siano stati frettolosi.

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