Cronache

«Nissan? Innovare il nostro punto forte»

L'ad Mattucci: «Sono due modelli che si rivolgono a clienti sicuramente differenti»

MilanoIl mercato italiano continua a premiare Nissan con una crescita del 23,3% nei primi sei mesi di quest'anno (32.600 unità pari a una quota di mercato del 3,74%), ben al di sopra della crescita globale, «un ottimo risultato», sottolinea Bruno Mattucci, ad di Nissan Italia, «raggiunto nonostante la politica aggressiva di Fca che abbiamo compensato con azioni rivolte alla nostra clientela più fedele senza bisogno di incentivi». E l'arrivo di Renault Kadjar non preoccupa Mattucci: «Guardo a Kadjar con molta attenzione e non escludo che possa entrare nella lista della spesa di potenziali clienti di Qashqai, ma i due crossover si rivolgono a audience molto diverse». Sempre innovatrice, prima con Qashqai e poi con Juke, auto che hanno creato due nuovi segmenti, Nissan ha nei crossover il core business . «Nella scelta del cliente la capacità di innovazione di una casa resta fondamentale - conferma Mattucci - il prodotto deve essere sempre moderno, sempre nuovo; l'importante è che questa innovazione (come il Safety Shield che ha debuttato sulla nuova Qashqai, o la telecamera che trasmette una visione a 360° dell'area circostante la vettura) venga offerto a un prezzo ragionevole, come nel caso delle automobili Nissan». Leader mondiale della mobilità elettrica con Leaf (candidata a essere la prima autonomous car della casa di Yokohama), Nissan non propone per adesso la propulsione ibrida che viene invece adottata dal brand di lusso Infiniti. «La nostra strategia resta quella di puntare sull' lettrico puro - precisa l'ad - e sull'evoluzione dei motori convenzionali sviluppati per essere sempre più ecologici».

Come, a esempio, i motori con tecnologia Dig-T montati sulla Pulsar (fino a 190 cv), berlina a due volumi che ha ottenuto le 5 stelle nei crash test EuroNcap, un modello con il quale Nissan Italia punta a conquistare nuovi spazi nelle flotte.

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