Cronache

Il Nobel per la chimica va alle batterie a ioni di litio

I vicintori del Premio Nobel per la Chimica 2019 sono John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino, cui è stato riconosciuto il merito dello "sviluppo delle batterie a ioni di litio"

Il Nobel per la chimica va alle batterie a ioni di litio

Il premio Nobel per la Chimica 2019 è stato assegnato a tre scienziati. Si tratta di John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino. A loro è stato riconosciuto il merito di aver sviluppato "le batterie a ioni di litio".

Una scoperta rivoluzionaria che ha rivoluzionato le nostre vite: le batterie al litio, infatti, sono in tutti i cellullari, laptop e veicoli elettrici. Inoltre, attraverso il loro lavoro, i tre studiosi "hanno gettato le basi per una società senza fili e senza combustibili fossili", ha reso noto l'Accademia reale delle Scienze svedese. Le batterie al litio, infatti, sono considerate una possibile soluzione allo sviluppo di auto elettriche e per la conservazione dell'energia in eccesso, prodotta dalle fonti rinnovabili.

Il litio venne scoperto all'inizio del Diciannovesimo. Fu Stanley Wittingham, negli anni Settanta del Novecento, a sviluppare la prima batteria elettrica al litio. Dieci anni dopo, John Goodenough raddoppiò il potenziale della scoperta di Wittingham, permettendo così la produzione di batterie più potenti.

Infine, a metà degli anni Ottanta, Akira Yoshino perfezionò il sistema alla base delle creazioni dei colleghi: al posto del litio allo stato puro, usò ioni di litio più sicuri.

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