Cronache

Il Nobel per la Medicina ai papà dell'orologio biologico

Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young hanno ricevuto il Premio Nobel per la medicina del 2017 per le loro "scoperte dei meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano"

Il Nobel per la Medicina ai papà dell'orologio biologico

Quest'anno il Nobel per la Medicina ha premiato gli studiosi che hanno scoperto i meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano, ossia il comportamento del cosiddetto orologio biologico.

"La vita sulla terra si adatta alla rotazione del nostro pianeta. E da molti anni sappiamo che gli organismi viventi, inclusi gli esseri umani, hanno un orologio biologico interno che li aiuta ad anticipare e adattarsi al ritmo regolare della giornata", si legge nelle motivazioni dell’Accademia dei Nobel. "Ma come funziona effettivamente questo orologio? Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young sono stati capaci di guardare all’interno del nostro orologio biologico e chiarire le sue funzioni. Le loro scoperte spiegano come le piante, gli animali e gli esseri umani adattano il loro ritmo biologico in modo che sia sincronizzato con le rivoluzioni della Terra".

Vediamo ora un breve profilo dei tre scienziati, tutti americani.

Il più anziano è Jeffrey C. Hall, 72 anni, nato a New York, figlio di genitori fuggiti dalla Germania nazista. Laureato nell'università di Washington a Seattle. Dal 1971 al 1973 ha lavorato al California Institute of Technology di Pasadena. Nel 1974 si è trasferito alla Brandeis University di Waltham e dal 2002 lavora all'università del Maine.

Michael Rosbash, 71 anni, nato a Kansas City, si è laureato nel 1970 al Mit di Boston (Massachusetts Institute of Technology). Trasferitosi per tre anni all'università di Edimburgo, (Scozia), nel 1974 è rientrato negli Usa alla Brandeis University.

Michael W. Young, 68 anni, nato nel 1949 a Miami, si è laureato nell'università del Texas ad Austin nel 1975. Fino al 1977 ha lavorato all'università di Stanford e dal 1978 si trova alla Rockefeller University di New York.

Considerato uno scienziato controcorrente, per far valere le proprie idee ha dovuto vincere le resistenze dei più "conservatori".

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