Cronache

Ogni ora in Italia si commette un reato contro gli animali

Il rapporto Zoomafia rivela che ogni giorno si aprono 25 fascicoli per reati contro gli animali come uccisioni, maltrattamenti, abbandoni e reati venatori

Ogni ora in Italia si commette un reato contro gli animali

In Italia si aprono circa 25 fascicoli al giorno, uno ogni 57 minuti, per reati a danno di animali, con una persona indagata ogni 80 minuti circa. È quanto emerge dal rapporto Zoomafia 2017 della Lav. L'Osservatorio Nazionale Zoomafia dell'associazione ambientalista ha chiesto alle 140 Procure Ordinarie e alle 29 presso il Tribunale per i minorenni, i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali aperti nel 2016 per reati contro gli animali, come uccisioni, maltrattamenti, spettacoli vietati, combattimenti tra animali, abbandoni e traffici illeciti.

In base alle risposte arrivate dal 74 per cento delle Procure, è stato calcolato che nel 2016 si sono aperti complessivamente 6848 fascicoli (3030 a carico di noti e 3818 a carico di ignoti), con 4710 indagati. Risultato ottenuto attraverso la somma delle risposte arrivate dalle Procure ordinarie e quelle presso i Tribunali per i minorenni.

Esaminando i dati di un campione di 85 Procure su 140 che hanno risposto sia quest'anno che l'anno passato (un campione pari al 61% di tutte Procure ordinarie) i procedimenti nel 2016, rispetto al 2015, sono aumentati dell'1,68% (5987 fascicoli nel 2016 e 5888 nel 2015), mentre gli indagati sono aumentati del +13,31% (3984 indagati nel 2016 e 3516 nel 2015).

La Lav ha misurato la differenza tra il 2015 e il 2016 e ha concluso che rispetto al 2015, il numero di fascicoli aperti l'anno scorso è uno in più al giorno. Secondo Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della Lav, "in generale sono di più i reati denunciati a carico di ignoti che quelli registrati a carico di autori noti".

Inoltre, "se si considera poi che, notoriamente, i processi celebrati che arrivano a sentenza sono poco meno del 30 per cento, e di questi solo la metà si concludono con sentenza di condanna, i crimini contro gli animali che di fatto vengono puniti con sentenza sono solo una minima parte rispetto a quelli realmente consumati", ha concluso Troiano.

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