Cronache

Omicidio Fragalà, chiesto l'ergastolo per i 6 imputati: "Certa matrice mafiosa"

L'avvocato Enzo Fragalà venne aggreddito in modo brutale il 23 febbraio del 2010 e morì in ospedale tre giorni dopo. Sei gli imputati per il suo omicidio

Omicidio Fragalà, chiesto l'ergastolo per i 6 imputati: "Certa matrice mafiosa"

I pubblici ministeri di Palermo hanno chiesto l'ergastolo per i 6 imputati nel processo per l'omicidio dell'avvocato Enzo Fragalà, che il 23 febbraio del 2010 venne ferito graviemente a colpi di mazza, che tre giorni dopo lo portarono alla morte.

Intorno alle 20:30 del 23 febbraio del 2010, l'avvocato Fragalà venne aggredito a colpi di mazza e bastone e, tre giorni dopo, morì all'ospedale di Palermo. Secondo i pm, l'omicidio sarebbe stato ordinato perché l'avvocato aveva l'abitudine di far parlare i propri clienti con i magistrati, modalità di difesa che i era stata ritenuta "pericolosa, perchè la difesa deve cedere alle ragioni del sodalizio mafioso, dell'omertà". All'accusa appare certa la matrice mafiosa dietro il pestaggio, che avvenne a pochi metri dal palazzo di giustizia di Palermo, in un'aerea che avrebbe dovuto essere super controllata. Ma, stranamente, solamente le telecamere di un negozio inquadrarono due persone che passano, prima in salita e poi in discesa.

Secondo l'accusa, le due figure sarebbero Antonino Siragusa e Salvatore Ingrassia, due dei sei imputati. Ma le perizie non hanno dato la certezza alle ipotesi e i due hanno sempre negato di essere le persone inquadrate dalla telecamera. A colpire materialmente Fragalà, invece, sarebbe stato un terzo imputato, Antonio Abbate, ma del gruppo criminale avrebbero fatto parte anche Francesco Castronovo e Paolo Cocco. Il loro compito, secondo l'accusa, sarebbe stato quello di far sparire la mazza e fornire appoggio al sicario, insieme a Siragusa. Ad organizzare l'omicidio sarebbe stato Francesco Arcuri. I mandanti del delitto, a detta dei pm, sarebbero stati Nino Rotolo e Gregorio Di Giovanni, due boss mafiosi.

I pm di Palermo hanno chiesto l'ergastolo per tutti i 6 imputati, "nella certezza della loro colpevolezza".

Nessuno sconto è stato proposto nemmeno per Antonio Siragusa, che aveva rilasciato alcune dichiarazioni, in cui forniva la sua versione dei fatti, cambiando però più volte la sua tesi e fornendo un resocondo che sarebbe molto lacunoso.

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