Cronache

Omicidio Luca Sacchi, la versione di Anastasiya smentita da Munoz

Nuovi sviluppi sul caso Luca Sacchi resi noti nel corso della puntata di Quarto Grado andata in onda venerdì 13 dicembre 2019: Anastasiya cambia versione

Omicidio Luca Sacchi, la versione di Anastasiya smentita da Munoz

Le dichiarazioni di Anastasiya Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi, sono state sempre considerate poco credibili dagli inquirenti e dall'opinione pubblica. La ragazza è stata completamente smentita da Domenico Marino Munoz, amico di Luca. Del caso Sacchi se è tornato a parlare Gianluigi Nuzzi nell'ultima puntata del noto programma mediaset Quarto Grado andata in onda il 13 dicembre 2019. Ricordiamo che il giovane è stato ucciso lo scorso 23 ottobre a poca distanza dal pub romano John Cabot. Di recente è balzato agli onori delle cronache l'arresto di Armando De Propris, genitore del giovane Marcello, residente a San Basilio, che armò il presunto omicida di Luca, Valerio Del Grosso.

Tuttavia, Anastasiya rimane il personaggio più controverso dell'intera vicenda. Tornando a Munoz, il giovane ha testimoniato come la ragazza abbia, a quanto pare, avuto un ruolo più prominente nella vicenda, rispetto a quanto dichiarato dalla stessa fidanzata di Luca. Kylemnyk avrebbe infatti partecipato attivamente alla compravendita della marijuana, episodio da cui sarebbe scaturito l'omicidio di Sacchi. Come è risaputo, Giovanni Princi, amico del 24enne ucciso, è attualmente in carcere, e finora è rimasto in silenzio, non rivelando alcun particolare rilevante. Anastasiya, invece, aveva affermato di non sapere che all'interno del suo zaino vi fosse la non di certo irrilevante somma di 70mila euro. Una versione poco credibile, come si intuisce facilmente, che è stata immediatamente cambiata dalla diretta interessata.

Omicidio Luca Sacchi: la nuova versione di Anastasiya

Nel corso del programma Quarto Grado si è discusso circa la nuova versione della fidanzata di Luca Sacchi, Anastasiya Kylemnyk, riguardo i 70mila euro inspiegabilmente contenuti nel suo zaino: "Giovanni mi ha consegnato un sacchetto di carta marrone, di quelli per contenere il pane. Mi ha detto che dentro c'erano dei soldi, che doveva consegnare ad un amico per un impiccio con le moto. Giovanni doveva comprare una motoclicletta rubata. "

Per difendersi, la giovane ha scaricato ogni responsabilità su Princi. Una versione, l'ennesima, giudicata poco credibile dal gip, bollando le sue dichiarazioni come "lacunose" e "scarsamente plausibili". Certo, il fulcro dell'inchiesta riguardante l'omicidio del personal trainer di 24 anni è proprio il denaro che Anastasiya portava con sé. A chiederselo sono anche gli investigatori i giornalisti che hanno tentato di chiederlo alla diretta interessata: come è possibile che una baby-sitter potesse disporre di una simile somma? Chi è stato a consegnarglieli? Quarto Grado ha ipotizzato che dietro Princi e Kylemnyk ci possa essere un misterioso e ricco finanziatore.

È tuttavia ipotizzabile che quei 70mila euro siano stati raccolti tra il gruppo di amici del quartiere Appio Latino.

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