Cronache

Ong, Grasso contro Zuccaro E nel governo ora è scontro

Il presidente del Senato: "Parole fuori dall'ordinamento di un magistrato". Alfano col procuratore: "Ha ragione, no ipocrisie"

Ong, Grasso contro Zuccaro E nel governo ora è scontro

Il caso delle Ong e le parole del procuratore di Catania agitano ancora il governo e arrivano anche a bussare alle porte del Senato. Sulla vicenda è infatti intervenuto Pietro Grasso: "Ho sempre "mantenuto una coerenza con il mio comportamento. Bisogna parlare delle indagini soltanto quando sono concluse, non quando sono in corso. Quindi, parlare ancora prima che si facciano le indagini mi pare un pò fuori dall’ordinamento che un magistrato o un procuratore possa pronunciare. È qualcosa che va fuori da quelle che sono le competenze di un magistrato", ha affermato il presidente del Senato. Poi il numero uno di palazzo Madama ha anche messo nel mirino il grillino Luigi Di Maio: "Nessuno - il governo, un blog o una impresa privata - ha mai nemmeno provato a suggerirmi cosa pensare o dire. Anni di magistratura mi hanno insegnato abbastanza per avere una opinione fondata sui temi della giustizia, delle indagini, e di quando è opportuno che un procuratore parli delle sue informazioni, se suffragate da solidi elementi probatori. Caro Luigi, sei giovane, ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare. Hai già dimostrato più volte di avere grosse lacune in storia, geografia e diritto: qualche lezione ti sarebbe utile".

E anche Edmondo Bruti Liberati, ex procuratore di Milano ed ex presidente dell'Anm, interviene sul caso: "Io so ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Lo può dire Pasolini che subito dopo aggiunge: ’Io so perchè sono un intellettuale, uno scrittorè. Non lo può dire un procuratore".

Intanto nel governo si accende lo scontro sulle rivelazioni del procuratore Carmelo Zuccaro. Dopo la prudenza consigliata dal ministro degli Interni, Marco Minniti e dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, arrivano le parole del ministro degli Esteri, Angelino Alfano che si schiera con Zuccaro: "Io do cento per cento di ragione al Procuratore Zuccaro perchè ha posto una questione vera. Tutti coloro i quali devono sapere sanno che questo rischio c’è. Ha il cento per cento di ragione lui. Sono degli ipocriti e dei sepolcri un pò imbiancati tutti quelli che si indignano a comando. Cioè, se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora i magistrati possono parlare. Se dicono cose che a loro non piacciono, i magistrati devono stare zitti". "Il procuratore Zuccaro non ha generalizzato, non ha sparato genericamente su tutte le Ong - ha aggiunto Alfano - ma occorre andare fino in fondo e penso, e spero, che non sia solo la Procura di Catania ad occuparsi di questa vicenda perchè noi abbiamo fatto un grande sacrificio nel salvataggio di vite umane ed ogni vita umana che si salva e sempre un risultato per l’umanità intera". "Però - ha sottolineato Alfano - bisogna anche capire come fanno alcune ong, e non tutte, neanche la mia è una generalizzazione, a spendere tutti questi soldi solo con i finanziamenti dei sostenitori. Boh, vediamo. Bisognerà accertarlo e spero che siano alcune, e non una sola,le Procure che lavorano su questo". E ad Alfano ha risposto Orlando: "Sul caso delle Ong, sostiene il ministro della Giustizia Andrea Orlando, "Alfano ha più elementi di me" per giudicare le affermazioni del procuratore di Catania, "perché ha fatto il ministro dell'Interno". "Ma se dice che ha ragione, la domanda che sorge spontanea è: non se n'è accorto quando era ministro degli Interni?".

Infine sulle Ong è intervenuto anche il premier Paolo Gentiloni: "L’attività delle organizzazioni non governative nel Mediterraneo e non solo è preziosa e benvenuta e va distinta dalle indagini che la magistratura conduce su informazioni attendibili e specifiche. Penso che dobbiamo essere grati al lavoro che fanno le organizzazioni nel Mediterraneo e in tanti altri settori: senza il lavoro del volontariato l’Italia sarebbe più povera". Ma, ha aggiunto, "se poi ci sono da parte della magistratura delle informazioni specifiche, credibili e attendibili non sarà certo il governo a contrastarle". Insomma, ha concluso, "occorre distinguere dal fatto che l’attività delle organizzazioni di volontariato è un’attività preziosa e benvenuta. Ci sono traffici? La magistratura indagherà.

Ci sono volontari che lavorano per salvare vite umane? Benvenuti".

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