Cronache

Ora bonifichiamo tutte le Molenbeek

La litania dell'islam moderato e dei terroristi islamici che tradirebbero il "vero islam" non regge più

Ora bonifichiamo tutte le Molenbeek

Se per quattro mesi un terrorista islamico autore di una delle più efferate stragi dei nostri tempi è riuscito a nascondersi nella periferia più islamizzata di Bruxelles, l'ha potuto fare perché evidentemente beneficiato di protezione, connivenza e omertà da parte dei suoi cittadini. Sarà certamente vero che non tutti gli abitanti di Molenbeek sono terroristi, ma se tutti i terroristi considerano Molenbeek come la loro dimora naturale, evidentemente tutti gli abitanti di Molenbeek hanno qualcosa di cui rimproverarsi. La litania dell'islam moderato e dei terroristi islamici che tradirebbero il «vero islam», non regge più.

Se nella capitale d'Europa c'è una periferia trasformata nella roccaforte del terrorismo islamico globalizzato, al cui interno neppure la polizia belga osava avventurarsi prima della strage di Parigi dello scorso 13 novembre, evidentemente l'insieme della popolazione di Molenbeek è corresponsabile della presenza egemone dell'estremismo islamico, che rifiuta e combatte la nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, greco-romane, umaniste e illuministe. Se nel cuore dell'Europa, patria della democrazia e culla delle libertà, cittadini belgi di fede musulmana hanno imposto e si sono sottomessi alla sharia, la legge coranica, ottemperando letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto, di cui i profani colgono solo le manifestazioni esteriori a partire dall'esibizione delle donne imprigionate dalla gabbia di stoffa che le occulta dalla punta dei capelli alla punta dei piedi e degli uomini con la lunga tunica bianca e la barba incolta, evidentemente i residenti a Moleenbek condividono questa flagrante violazione di diritti fondamentali della storia, della tradizione e della spiritualità di una nazione che è nata e ha prosperato nella fede e nella cultura cristiana. Se Bruxelles si è trasformata nella capitale islamica d'Europa - con il 24 per cento della popolazione musulmana, che balza al 40 per cento nella fascia d'età al di sotto dei 30 anni - significa che gli islamici sono nella condizione di poterci conquistare e che noi ci siamo predisposti alla resa. È vero che è solo un terrorista che si nascondeva dopo aver perpetrato una strage.

È vero che i complici che l'hanno personalmente e direttamente protetto, condividendo il suo operato da terrorista, sono pochi. Ma è altrettanto vero che il singolo terrorista e i pochi complici sono il prodotto di un terreno di coltura che incorpora tutti i residenti di Molenbeek e di un Belgio che rinnega e si vergogna delle sue radici cristiane. Così come è palese il fallimento del modello di sviluppo denominato multiculturalismo, in cui ci si limita ad elargire diritti e libertà senza esigere in cambio l'ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole, senza un comune collante identitario e valoriale.Salah Abdeslam non ci sarebbe potuto essere se non ci fosse stata Molenbeek dove è cresciuto. Lui è la punta dell'iceberg e Molenbeek è l'iceberg. Sbaglieremmo di grosso se ci concentrassimo sulla punta dell'iceberg, ignorando l'iceberg.

Dobbiamo ovviamente reprimere con la massima severità coloro che sgozzano, decapitano, massacrano e si fanno esplodere. Ma se non scardineremo la filiera dove si educa alla discriminazione dei miscredenti, ovvero tutti i non musulmani, per salvaguardare la purezza dell'islam concepita come l'unica vera religione; dove si predica odio, violenza e morte contro tutti i nemici di Allah; dove si pratica il lavaggio di cervello che trasforma le persone in robot della morte, ci limiteremmo a delle operazioni mediatiche ma non sconfiggeremo mai il terrorismo islamico. Va benissimo l'arresto di Salah, che meriterebbe la pena capitale.

Ma solo bonificando Molenbeek e tutte le Molenbeek d'Europa non solo dal terrorismo ma anche dal radicalismo islamico, riscattando l'insieme del nostro territorio alla piena legalità e alla nostra civiltà, avremo onorato la memoria delle vittime innocenti uccise per il semplice fatto di non essere sottomessi ad Allah e a Maometto.

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