Carabiniere ucciso

Ora è crisi di nervi nel Pd per il "blitz" dem in carcere

Zingaretti, Calenda e la Morani "processano" Scalfarotto per l'incontro con i due americani: "Iniziativa personale"

Ora è crisi di nervi nel Pd per il "blitz" dem in carcere

E adesso il Pd va in tilt sulla visita in carcere ai due americani coinvolti nell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Il deputato dem, Ivan Scalfarotto, come riportato da La Stampa, qualche giorno fa ha incontrato i due ragazzi in carcere a Regina Coeli a Roma per "sincerarsi delle loro condizioni" dopo il caso della foto in cui uno dei due appare bendato e ammanettato all'interno di una caserma dei carabinieri. Già ieri sera, il deputato dem era stato criticato in modo chiaro dal ministro degli Interni Matteo Salvini: "Il Pd va in carcere a verificare che il criminale americano non sia stato maltrattato...Non ho parole!!! #MarioCercielloRega #Carabinereucciso".

Lo stesso Scalfarotto sui suoi social aveva rivendicato quel gesto così: "Il Pd va in carcere a verificare che il criminale americano non sia stato maltrattato...Non ho parole!!! #MarioCercielloRega #Carabinereucciso". Ma adesso, dopo lo scontro con il titolare del Viminale, il dem deve fare i conti con i suoi compagni di partito che hanno aperto un vero e proprio fuoco amico sul parlamentare che ha varcato il portone del carcere romano per incontrare i due turisti americani. Il primo a prendere le distanze da Scalfarotto è il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: "Quella di Ivan Scalfarotto è una sua iniziativa personale. Rientra nelle sue prerogative di parlamentare ma ripeto è una sua iniziativa non fatta a nome del Pd". Ma l'attacco al dem non finisce qui. Anche Calenda "spara" su Scalfarotto e non usa giri di parole: "È il caldo. Spero che sia il caldo. Perché tra Gozi ieri e Scalfarotto oggi vi giuro che stiamo raggiungendo vette di stupidità mai prima conquistate nella politica contemporanea", ha affermato l'ex ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. A stretto giro arriva anche la stoccata di un'altra dem di spicco, Alessia Morani: "Lo dico con sincerità: non condivido la visita in carcere al presunto omicida di #Cerciello del collega# Scalfarotto. Ho fatto tante battaglie con Ivan. Ma questa volta non sono d’accordo. Proprio no". Insomma nel partito democratico la visita di Scalfarotto a Regina Coeli è diventato un vero e proprio caso. Il Pd si è letteralmente spaccato e ha sostanzialmente scaricato Scalfarotto.

Il suo ingresso nel peniteziario ha tutto il sapore di un passo falso.

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