Cronache

Orrore nel Viterbese: donna uccisa e nascosta in un surgelatore

Il corpo di una donna di 71 anni è stato trovato in un comgelatore. Secondo la perizia legale la donna sarebbe morta da almeno 12 mesi

Orrore nel Viterbese: donna uccisa e nascosta in un surgelatore

Orrore in un paese a nord di Roma. Uccisa, infilata in un sacco della spazzatura e chiusa a chiave in un congelatore. È caccia all’assassino. Un lontano parente, un conoscente della vittima oppure un rapinatore senza scrupoli? Gli inquirenti, dal canto loro, non lasciano dichiarazioni. “Il fascicolo è secretato” chiosano, inspiegabilmente, senza aggiungere altro. Insomma, da quasi 24 ore è giallo a Ronciglione, in provincia di Viterbo, dove una donna, Rossana Bramante di 75 anni, dal 2009 residente nella cittadina della Tuscia, è stata trovata cadavere.

A segnalare il macabro rinvenimento una telefonata giunta nel pomeriggio di domenica al 112. È bastato fare un’irruzione nel piccolo appartamento al primo piano in via dell’ex ospedale, a poca distanza dall’obitorio dell’ospedale Sant’Anna, per fare la drammatica scoperta. Secondo la perizia del medico legale giunto sul posto la poveretta, ben chiusa nella busta di plastica nera, sarebbe morta da almeno 12 mesi. Uccisa e poi nascosta nel congelatore a pozzetto oppure tramortita e deceduta in seguito per assideramento? Solo l’autopsia, disposta dal magistrato di turno del Tribunale di Viterbo, potrà chiarire modalità e cause esatte della morte.

Nel frattempo, nella serata di ieri, la salma è stata trasportata all’Istituto di medicina legale dell’ospedale Belcolle, sempre a Viterbo. Secondo indiscrezioni la donna, nata a Tunisi da immigrati italiani tornati in patria negli anni ’70, avrebbe avuto una figlia negli Stati Uniti e un fratello ancora in vita ma, attualmente, ricoverato in una clinica. Della donna lo stesso Comune di Ronciglione avrebbe perso le tracce da mesi, tanto da cancellare il suo nome dalla liste anagrafiche. In passato la settantacinquenne avrebbe vissuto a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma.

Ma com’è stata trovata e, soprattutto, chi può averla uccisa? I carabinieri da ore stanno passando al setaccio parenti e conoscenti della vittima per ricostruire la triste vicenda. Si attendono, inoltre, gli esperti del Ris, il Raggruppamento Investigativo Scientifico dell’Arma, per i rilievi nell’abitazione.

Secondo indiscrezioni, le indagini punterebbero a un delitto maturato nell’ambito di personaggi che ben conoscevano la poveretta.

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