Cronache

Ostia, sit-in dei giornalisti davanti alla palestra di Spada

"Vogliamo fare questo atto simbolico per urlare in faccia a Spada che non ci fa paura"

Ostia, sit-in dei giornalisti davanti alla palestra di Spada

Un centinaio di giornalisti e videoreporter hanno partecipato questa mattina al flash mob a Ostia davanti alla Palestra Femus gestita da Roberto Spada. Il sit-in è stato organizzato da Dino Gianrusso, inviato del programma Le Iene: "Vogliamo fare questo atto simbolico per urlare in faccia a Spada che non ci fa paura". Ma nel quartiere c'è anche chi lo difende (video).

Davanti all'ingresso della palestra volantini di #nobavaglio in solidarietà di Daniele Piervicenzi, il giornalista della trasmissione Nemo picchiato da Roberto Spada, e lo striscione dell'Fnsi e Unione nazionale cronisti italiani sul quale si leggeva "No alla censura sulla stampa. No ai bavagli. No a leggi liberticide". I videoreporter hanno puntato simbolicamente le telecamere verso l'ingresso della palestra. Alla manifestazione era presente anche un attivista ed esponente della lista "Laboratorio civico" del decimo municipio, aggredito dai militanti di CasaPound.

I residenti

"Secondo me ha fatto bene. Poi potete dirmi anche 'sei ignorante', però", dichiara una cittadina di Ostia. Ieri, nessun applauso per l'operazione di arresto di Roberto Spada. Ostia non tradisce il suo boss. "Vergognatevi", hanno urlato i residenti contro giornalisti e forze dell'ordine. Le serrande dei negozi sono rimaste chiuse per tutto il pomeriggio "in segno di rispetto". "Sono tutti dei falliti, solo tu sei il re", ha gridato qualcuno mentre Spada veniva portato via.

I pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò hanno chiesto al gip la convalida del fermo per lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso e dai futili motivi.

Le indagini puntano anche a identificare un "guardaspalle" presente durante l'aggressione.

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