Cronache

Ostia, stuprata in una baracca ​Condannati due romeni

La ragazza venne seviziata e stuprata per 24 ore in una baracca nella pineta di Ostia. I due aguzzini condannati a 20 anni di carcere. Lei nel frattempo è morta

Ostia, stuprata in una baracca ​Condannati due romeni

Era coperta di sangue, con indosso solo gli slip. I segni delle percosse raccontavano l'orrore che aveva dovuto subire da parte di due romeni a Ostia nell'estate del 2015. Il suo racconto fece rabbirividire i poliziotti cui si rivolse per denunciare la notte in balia dei suoi aguzzini: stuprata diciassette volte in una baracca. Dopo pochi mesi la ragazza morì a Varsavia. Se fosse stata viva oggi avrebbe ascoltato l'esemplare condanna che il giudice della seconda sezione del Tribunale di Roma, Giuseppe Vito Mezzofiore, ha emesso contro i sui stupratori: 20 anni di carcere. Più di quanto richiesto dal pm.

Facciamo un passo indietro e torniamo a quell'orrenda estate del 2015. La ragazza, cittadina polacca, era a Ostia quando decise di fidarsi di quei due ragazzi che l'avevano avvicinata. Le offrirono da bere sul lungomare, poi la portarono nella loro baracca in una pineta. Prigioniera, venne spogliata, seviziata, stuprata ripetutamente e da più uomini. Il racconto della donna, fuggita grazie ad una rissa scoppiata tra gli aguzzini, venne confermato da uno dei presenti, che in aula ha raccontato di averla vista nella pineta "riversa su un materasso all’esterno della baracca, piegata su un fianco, piena di lividi e sanguinante".

I due condannati sono Nicolae Docheru e Marian Tanasie. Il primo si è sempre dichiarato innocente, ritenendo quel rapporto consenziente. Non solo. Durante la lettura della sentenza, secondo quanto riportato dal

it/" target="_blank" data-ga4-click-event-target="external" rel="noopener">Messaggero, Docheru avrebbe anche mimato il gesto del suicidio.

Commenti