Cronache

Papa Francesco nomina il nuovo camerlengo

Francese, 71 anni, il 13 marzo 2013 annunciò l'Habemus Papam dal balcone di Piazza San Pietro

Jean-Louis Tauran annuncia l'Habemus Papam
Jean-Louis Tauran annuncia l'Habemus Papam

Il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, è il nuovo camerlengo di Santa Romana Chiesa. Lo ha nominato Papa Francesco. Settantuno anni, cardinale dal 2003 (Giovanni Paolo II), il francese Tauran prende il posto del cardinale Tarcisio Bertone, che ha ricoperto l'incarico per sette anni (a nominarlo era stato Papa Benedetto XVI nell'aprile del 2007). Fu Tauran, in quanto protodiacono di Santa Romana Chiesa, ad annunciare l'elezione di Papa Francesco il 13 marzo 2013 (guarda il video). Affetto dal morbo di Parkinson, con evidenti difficoltà nell'esprimersi, faticò non proprio a pronunciare la frase dell'Habemus Papam. Ma nonostante le difficoltà riuscì a compiee sino in fondo il proprio dovere.

Vice camerlengo è stato nominato il presidente della Pontificia accademia ecclesiastica, monsignor Giampiero Gloder, arcivescovo titolare di Telde (sull'isola di Gran Canaria).

Sono due i compiti principali cui è chiamato il camerlengo. Il primo è quello di amministrare i beni temporali quando il Papa è assente. Il secondo, invece, è quello di presiedere la sede vacante alla morte del Santo Padre o, come accaduto con Benedetto XVI, in caso di sua rinuncia al soglio pontificio. In caso di morte del Santo Padre il primo dovere del camerlengo è verificare che il Papa sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo. Nel caso in cui non riceva risposta ne dichiara la morte con la seguente formula: "Vere Papa mortuus est". Per secoli il protocollo prevedeva anche che il camerlengo picchiettasse la fronte del pontefice con un martelletto d'argento. Ora ci si limita a stendere un velo sul viso del defunto.

Il camerlengo ha il dovere poi di rimuovere l'anello del pescatore dal dito del pontefice defunto, ordinando che il sigillo papale venga distrutto.

Infine deve far apporre i sigilli allo studio e alla camera da letto del Papa, comunicando la notizia del decesso al cardinale vicario di Roma, a cui spetta il compito di rendere nota la notizia.

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