Cronache

Il Vaticano smentisce "benedizione": "La lettera doveva rimanere segreta"

Per la Santa Sede "in nessun modo si intende avallare insegnamenti non consoni al Vangelo". Ma conferma il "vai avanti" dato all'autrice dei libri gender

Il Vaticano smentisce "benedizione": "La lettera doveva rimanere segreta"

Quando la smentita conferma quanto detto, forse è meglio evitarla. La sala stampa vaticana è intervenuta sulla "benedizione" che papa Francesco avrebbe dato a Francesca Pardi, l'autrice dei libri pro-gender in aperta polemica con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che li ha banditi dalle sue scuole. "In risposta ad una lettera al Santo Padre di Francesca Pardi dai toni educati e rispettosi - ha detto il vicedirettore della sala stampa padre Ciro Benedettini - la Segreteria di Stato ha accusato ricezione della medesima con uno stile semplice e pastorale, precisando in seguito che si trattava di una risposta privata e quindi non destinata alla pubblicazione (cosa che purtroppo è avvenuta)".

Insomma, la famosa lettera è arrivata davvero, e dentro - si legge tra le righe delle dichiarazioni del Vaticano - c'è anche quel "vai avanti" che ha raccontato l'autrice. Vai avanti a raccontare le storie di pinguini, entrambi maschi, che si accollano l'onere di allevare un piccolo rimasto orfano. Solo che la missiva, dice sempre la Santa Sede, sarebbe dovuta rimanere privata. Per questo la smentita di padre Bernardini ("in nessun modo la lettera della Segreteria di Stato intende avallare comportamenti e insegnamenti non consoni al Vangelo) sembra essere solo una precisazione doverosa per ridurre il polverone che nel frattempo si è alzato. "Il papa - ha aggiunto il Vaticano - auspica una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani".

La colpa sarebbe quindi della Pardi che si è permessa di rendere nota la missiva e di dare il via ad una "strumentalizzazione del tutto fuori luogo". "La benedizione del Papa nella chiusa della lettera - conclude il frate riguardo la benedizione che il Papa avrebbe dato alle iniziative in difesa della teoria gender - è alla persona e non a eventuali insegnamenti non in linea con la dottrina della Chiesa sulla teoria del gender, che non è minimamente cambiata, come più volte ha ribadito anche recentemente il Santo Padre".

Ma il dubbio su quel "vai avanti" rimane. Che il Vaticano non ha smentito.

E che il risentimento per la pubblicizzazione della lettera, in qualche modo, conferma.

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