Cronache

Paradosso verde Più nucleare per aiutare Greta

Paradosso verde Più nucleare per aiutare Greta

Con larghissima maggioranza (430 voti favorevoli e 224 tra contrari e astenuti) il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione ove chiede alla Commissione europea «una strategia per raggiungere la neutralità climatica (cioè zero emissioni nette di CO2) per il 2050». Nella risoluzione si afferma che «l'energia nucleare possa contribuire al conseguimento degli obiettivi in quanto non emette gas serra, e che (...)

(...) possa altresì assicurare una quota consistente d'energia elettrica in Europa», e si chiede anche che nel Green New Deal s'includa l'obiettivo intermedio di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

Alquanto ipocriti, questi parlamentari europei: la tecnologia nucleare assicura già all'Europa la quota più alta d'energia elettrica (la seconda, in ordine di importanza di contributo, è il carbone). Non meno ipocrita la Commissione europea: la presidente, Ursula von der Leyen, ha proposto che l'Europa impegni 300 miliardi l'anno per 10 anni, fino al 2030 per, appunto, raggiungere il detto obiettivo del 55%.

Mia cara Ursula, lei ha, di tutta evidenza, pessimi consiglieri. Con 300 miliardi s'installano 60 GW (gigawatt) fotovoltaici, che però rendono appena 6 GW elettrici. Cioè, alla fine dei 10 anni, il mondo produrrà da fotovoltaico 60 GW elettrici, con una riduzione delle emissioni dell'1% appena, e non del 55%. Niente fotovoltaico, quindi. Il nucleare, allora, come suggerisce il Parlamento?

In effetti, la tecnologia carbon free con massimo rapporto riduzione/costi è il nucleare. Orbene, con 300 miliardi l'anno s'installano 100 reattori nucleari l'anno. Anche immaginando che esista il Nembo Kid capace di tanto, alla fine dei 10 anni saranno 1000 GW elettrici, con una riduzione delle emissioni del 20%, e non del 55%. In definitiva: con fantastici 300 miliardi l'anno, le possibili riduzioni d'emissione al 2030 saranno comprese fra un minimo dell'1% e un massimo del 20%, a seconda del mix tra le varie tecnologie carbon free.

La vostra impresa, onorevoli Parlamentari e dottoressa von der Leyen che vi ci vuole per capirlo? è impossibile. La von der Leyen ha paragonato il faraonico progetto Green New Deal all'impresa dell'uomo sulla Luna. Il paragone è azzeccato più di quanto essa non immagini: salutata come l'inizio delle esplorazioni umane dello spazio ne è stata la pietra tombale. Il colossale fallimento del Green New Deal sarà per di più privo di quella emotività di cui godette l'impresa lunare evocata.

Siate onesti, rinunciate: i vostri sogni saranno il nostro incubo. Pagherete mai dazio?

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