Cronache

Parcheggia su strisce blu, il disabile viene insultato: "Tu non puoi occuparlo"

Un nuovo caso dopo il cartello nel centro commerciale di Carugate. Il biglietto contro l'auto del disabile posteggiata in un normale parcheggio pubblico: "Non devi occuparlo tu"

Parcheggia su strisce blu, il disabile viene insultato: "Tu non puoi occuparlo"

Il cartello contro un disabile a Monza non è l'unico caso di problemi nel rapporto tra automobilisti e disabili. Questa volta la storia viene da Verona, dove una signora ha deciso di denunciare con indignazione quanto successo a Sant'Ambrogio di Valpolicella, frazione di Monte, il 16 agosto scorso. Anche questa volta la vittima del "bullismo da biglietto" è la vettura di un diversamente abile, accusato però di aver occupato un posto pubblico e non quello apposito con le strisce gialle.

"Accompagno la sorella ad un gruppo ricreativo per diversamente abili e parcheggio l'auto per disabili in un posto auto liberissimo e pubblico, ovvero di chiunque voglia parcheggiare - racconta Alessia Ambrosi - Al ritorno trovo un biglietto sulla macchina con scritto: "Questo non è il posto dei disabili, non devi occuparlo tu".

Ecco. I due casi si somigliano, ma sono in qualche modo opposti. L'imprenditore 40enne, finito a processo a Monza per aver appeso un cartello nel centro commeciarle di Carugate, dovrà rispondere dell'accusa di diffamazione per aver insultato l'"haniccappato" che a suo dire avrebbe chiamato la polizia per fargli una multa (avendo occupato indebitamente il posteggio per disabili). A Verona invece il biglietto lasciato sull'auto accusa il disabile di aver occupato un posto pubblico. Come se gli fosse impedito parcheggiarci. "È un'offesa inaudita ai danni delle persone che già quotidianamente devono lottare per la loro diversità e le loro famiglie", ha commentato Alessia Ambrosi. Che su Facebook ha aggiunto: "Ora capite perché il mondo va male? L'artefice straordinario e intelligente della citazione, donna o uomo che sia, ha magari la faccia tosta di recarsi in chiesa la domenica mattina, chissà magari tra i primi banchi. Di certo quell'artefice è il vero disabile di questa società malata. Uno dei tanti responsabili della rovina del Paese.

Scusa sorellina mia, mi scuso io per l'ignoranza di questa brutta gente!".

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