Guerra in Ucraina

"Vi spiego perché Putin ha sbagliato i calcoli..."

Il Generale Claudio Graziano spiega: "La no-fly zone è una decisione che può prendere l'Onu". E sulle sanzioni avverte: "Hanno un costo molto elevato anche per l'Italia"

"Vi spiego perché Putin ha sbagliato i calcoli..."

I dubbi dei Paesi dell'Unione europea nei confronti dell'opzione no-fly zone trovano ragioni fondate su un timore che di certo provoca più di qualche preoccupazione: il rischio imminente sarebbe lo scoppio della terza guerra mondiale. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ribadito che l'Italia non ha alcuna intenzione di accontentare la richiesta di Kiev, che invece chiede di attuare una no-fly zone sul territorio ucraino. Una zona d'interdizione al volo sui cieli di Kiev, per impedire missioni alla Russia, sarebbe in grado di scatenare un conflitto su larghissima scala.

La no-fly zone

In merito si è espresso il Generale Claudio Graziano, secondo cui si tratterebbe comunque di una decisione "che può prendere l'Onu, come è accaduto in Libia". Dunque la palla sarebbe nelle mani dell'Organizzazione delle Nazioni unite. Ma di cosa si tratterebbe senza una copertura delle Nazioni Unite? Il Generale Graziano, intervistato dal Corriere della Sera, ha detto a chiare lettere che "sarebbe un atto di guerra contro la Russia".

Al momento la Russia non è riuscita a ottenere la supremazia aerea, anche perché probabilmente non si aspettava una resistenza così forte da parte di Kiev: "Sicuramente Putin ha sbagliato i calcoli ". Il merito quindi è da attribuire soprattutto alle forze di difesa aeree, che si sono rivelate "la componente più efficiente del sistema di difesa degli ucraini". La situazione però non si fonda su alcuna stabilità e può cambiare da un momento all'altro: i bombardamenti nell'Ovest "non lasciano presagire niente di buono".

Nelle ultime ore sono circolate alcune indiscrezioni secondo cui la Russia avrebbe chiesto assistenza militare alla Cina per l'invasione dell'Ucraina. Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha parlato di "disinformazione da Usa con intenti scellerati". E ha aggiunto che la Cina sta giocando un "ruolo costruttivo" nella promozione di colloqui di pace tra Russia e Ucraina.

Le sanzioni alla Russia

I Paesi occidentali hanno deciso di rispondere all'operazione militare attraverso una serie di pesanti sanzioni nei confronti della Russia: per il Generale Graziano è stata una risposta "doverosa, straordinaria e corale". Gli effetti negativi iniziano a essere evidenti e soprattutto a farsi sentire: un dolore economico che sarà più forte con il passare del tempo.

Ma non si può nascondere che le ripercussioni si faranno sentire anche da noi, e così bisogna prepararsi a ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi: "Non vi è dubbio però che hanno un costo molto elevato anche per i Paesi applicanti, come l'Italia". In particolar modo ai danni di chi non ha provveduto a diversificare l'approvvigionamento energetico. Non a caso è stato questo il monito lanciato dal premier Mario Draghi.

L'esercito europeo

L'Unione europea nel vertice di Versailles ha deciso di investire "di più e meglio" nelle capacità di difesa e tecnologie innovative, aumentando sostanzialmente le spese per la difesa. Lo spiraglio è la costituzione di un esercito europeo. Ma quando sarà operativo questo progetto? "Entro il 2025 avrà la piena capacità operativa e consentirà il rapido impiego di una capacità militare multinazionale (Eu rapid deployment capacity) di natura interforze, di 5.

000 unità, dotata di assetti navali e aerei", ha spiegato il Generale Graziano.

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