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Parola di omicida (stradale)

Parola di omicida (stradale)

Il ministro Di Maio ha detto che bisogna revocare le concessioni autostradali al gruppo Benetton «per vendicare i morti del ponte Morandi», e sul suo blog Beppe Grillo si è accodato aprendo una campagna mediatica contro gli attuali gestori. La parola «vendetta» in bocca a un ministro della Repubblica fa paura più delle colpe dei Benetton. Un governo non dovrebbe né vendicarsi né vendicare, semmai pretendere giustizia (che si esercita nelle aule dei tribunali, non a Palazzo Chigi), rispettare e fare rispettare i contratti firmati, ammesso che ne siano capaci. Ed è qui che cascano l'asino vendicatore Luigi Di Maio e il suo compare Beppe Grillo: è un anno e mezzo, da quando cioè cadde il Morandi di Genova, che minacciano tutti i giorni di cacciare a calci i Benetton dalle autostrade ed è da un anno e mezzo che nulla accade.

Evidentemente la cosa non è così semplice e forse neppure al momento possibile, né legalmente né economicamente. E poi siamo sicuri che un governo incapace a tenere in cielo i nostri aerei (caso Alitalia) e a produrre acciaio (caso Ilva) sia in grado di garantire più sicurezza ed efficienza sui seimila chilometri (e sulle migliaia di ponti e viadotti) della rete autostradale oggi in concessione?

È una domanda retorica, perché la risposta è: no, non sono in grado di farlo, e se lo faranno «per vendetta» l'unico risultato è che saremo tutti più a rischio. Il moralismo unito al giustizialismo fanno disastri, come aver voluto togliere per questioni etiche lo scudo penale ai nuovi padroni dell'Ilva. A maggior ragione se a voler cacciare gli «assassini», e a fare la morale, è un signore, Beppe Grillo, condannato per triplice omicidio stradale e con sulle spalle sei condanne definitive per diffamazione, una delle quali per aver definito «vecchia puttana che si è comprata il premio Nobel» Rita Levi Montalcini.

Almeno i Benetton non stanno scappando, come fece lui saltando giù dalla sua jeep in difficoltà su un sentiero e lasciandola così precipitare in un burrone con a bordo due amici e la loro bimba di nove anni.

Per risolvere il caso autostrade ci vogliono processi rapidi ed equi, tecnici e politici capaci. Purtroppo non abbiamo, e non avremo, né gli uni né gli altri.

E questo sì, grida vendetta.

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