Cronache

Patente e il libretto, la Motorizzazione fa chiarezza

Il direttore generale Vitelli toglie i dubbi sulla norma che entrerà in vigore dal 3 novembre

Patente e il libretto, la Motorizzazione fa chiarezza

"Sull’intestazione temporanea della carta di circolazione si è fatto tanto allarmismo per niente" anche se "rimango perplesso che una norma che serve per identificare i responsabili della circolazione venga presa, invece che come un’opportunità, come un appesantimento burocratico". A parlare è il direttore generale della Motorizzazione civile Maurizio Vitelli, intervistato da il Fatto sulla questione delle nuove regole del codice della strada che entreranno in vigore il 3 novembre.

Per quel che riguarda la circolare che impone a chi ha in uso esclusivo personale un veicolo per oltre trenta giorni, di cui però non è intestatario, di scrivere il suo nome sul libretto di circolazione, Vitelli spiega che "i primi soggetti che ricadono in questa fattispecie sono quelli che prendono un'auto in affitto da società di noleggio, che hanno un contratto, spesso annuale" e che "la filosofia della norma non era contrastare la condivisione delle automobili, ma combattere l’uso prolungato e illegittimo di certi comodati".

Il direttore della Motorizzazione chiarisce anche come e quando è nata l'idea di questa norma e spiega che tutto nasce nel 2010 quando un'anziana signora disponeva di oltre cento veicoli tutti guidati da soggetti non individuabili e "il legislatore, a suo tempo, creò questa norma principalmente per conoscere chi era responsabile della circolazione dei veicoli", poi "a questa esigenza si affiancò quella di tracciare le situazioni di intestazione fittizia e di avere uno strumento con cui contrastarle". Vitelli poi difende l'intestazione temporanea della carta di circolazione perché, a suo dire, ha molti vantaggi: "È un’opportunità anche in tanti casi pratici: mettiamo l’esempio di un nonno che mette a disposizione del nipote l’auto che non guida più. Ora può cedergliela facendo una semplice comunicazione alla Motorizzazione e cambiando temporaneamente l’intestazione della carta di circolazione: così non riceverà più le notifiche delle infrazioni commesse dal nipote, e al tempo stesso eviterà con un’operazione che costa 9 euro più i diritti di bollo un passaggio di proprietà che ne costerebbe 500".

L'intestazione obbligatoria sul libretto, afferma il direttore generale della Motorizzazione, non riguarda familiari conviventi né i veicoli aziendali.

E comunque difficilmente colpirà i privati "perché raramente si impresta l’auto a un amico o conoscente per oltre 30 giorni".

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