Cronache

Pediatri lanciano allarme: "Bambini nel mirino degli spacciatori"

I pediatri napoletani sono preoccupati del nuovo fenomeno che interessa sempre più bambini tra i 10 e 14 anni. I piccoli, infatti, risultano positivi ai test tossicologici

Pediatri lanciano allarme: "Bambini nel mirino degli spacciatori"

Un nuovo fenomeno allarma i pediatri napoletani: sempre più i bambini risultano positivi ai test tossicologici perché sono nel mirino degli spacciatori.

Negli ultimi mesi centinaia di bambini sono finiti in ospedale in preda alle allucinazioni. Ad accorgersene sono le insegnanti che durante le lezioni vedono gli alunni delirare. Il copione è sempre lo stesso, i bambini sono portati in ospedale e dopo essere stati sottoposti alle analisi di routine i medici fanno la solita terribile scoperta: sono positivi ai test tossicologici. I protagonisti di questo nuovo fenomeno hanno tra i 10 e i 14 anni e sono i nuovi "baby tossici" delle scuole medie che fanno uso di hashish.

Solo qualche giorno fa, i medici dell'ospedale pediatrico di Napoli hanno assistito all'ultimo caso. Il piccolo paziente è un ragazzino di appena 11 anni, arrivato in pronto soccorso in preda alle allucinazioni. Ad allertare la famiglia del piccolo pare siano stati gli insegnanti, convinti che si trattasse di una crisi psicotica. Dopo diverse analisi, la pediatra Gabriella Andolfi ha capito che dietro a quelle alluccinazioni c'era qualcosa di più. Il bambino è stato sottoposto al "Tox See" (lo stesso test tossicologico che viene impiegato dalle forze dell’ordine ndr) ed è risultato positivo all'hashish.

"Quest’ultimo episodio - ha spiegato il responsabile del pronto soccorso – ci conferma una realtà che purtroppo sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata. Ormai gli spacciatori guardano con interesse alle scuole medie. Purtroppo, però, non abbiamo delle cure specifiche per i piccoli perché le droghe sono testate sui più grandi. Gli effetti, quindi, sono diversi, ma dobbiamo seguire gli stessi protocolli". La situazione è talmente grave che negli ospedali pediatrici di Napoli il "Tox See" è entrato a far parte del protocollo diagnostico in tutti quei casi che risultano sospetti.

Secondo il responsabile del pronto soccorso pediatrico di Napoli, uno degli aspetti che non si prendono in considerazione è che oltre ai casi noti, c’è un mondo sommerso del quale non si sa nulla. "In pronto soccorso - precisa il pediatra - ci arrivano solo i bambini colti da allucinazioni o da vere e proprie crisi, tutti quelli che hanno effetti più lievi o magari estremamente transitori non vengono né rilevati né curati. E questi ultimi sono sicuramente in maggioranza".

Il pediatra raccomanda ai genitori di osservare accuratamente i figli perché ogni minimo movimento strano dei bimbi ha un significato particolare.

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